"Quella di Piombino è una partita fondamentale per tutta la Toscana, il 19 febbraio saremo al Mise per ribadirlo, insieme alle istituzioni locali e alle organizzazioni sindacali. Il mio auspicio è che a quel tavolo troveremo anche il ministro: il processo per far ripartire la produzione dell'acciaio a Piombino richiede una piena assunzione di responsabilità politica". Con questa parole il presidente della Regione Enrico Rossi ha fissato il senso dell'incontro che si è tenuto oggi a Firenze con i rappresentati dei sindacati metalmeccanici di Piombino e Livorno, presenti anche il vicesindaco della città, Ilvio Camberini, il capo della segreteria del presidente Paolo Tedeschi e il consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini.
Erano stati gli stessi sindacati a chiedere questo passaggio con la Regione, perché, hanno sottolineato, la riunione del 19 dovrà essere l'occasione per ottenere da Jindal le necessarie garanzie sul rispetto dei tempi del Piano di investimenti e di produzione dell'acciaio, ma anche sulle opere di smantellamento, di fondamentale importanza in questa fase transitoria.
"Dovranno trovare conferma gli impegni previsti nell'Accordo di programma – ha insistito Rossi -, sia per il sostegno al piano industriale (energia, bonifiche e altro), che per gli aspetti che riguardano il ricorso agli ammortizzatori sociali. Su questa linea, che ho condiviso anche con il consigliere Gianni Anselmi, istituzioni e lavoratori presenteranno una posizione unitaria e la Regione – ha concluso il presidente Rossi, che è in attesa del rinnovo del ruolo di commissario per i lavori al porto – sarà pienamente in campo".
Nei prossimi giorni la Regione convocherà un incontro con i sindacati su politiche attive per il lavoro e cassa integrazione, in attesa che l'azienda presenti un suo piano, e dopo la riunione del 19 a Roma è già previsto un incontro per un nuovo punto sulla vertenza.
Fonte: Regione Toscana
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