Si è aperta stamani al Nelson Mandela Forum di Firenze la prima Conferenza regionale del terzo settore, promossa da Regione Toscana in collaborazione con le principali reti associative, Forum Terzo Settore Toscana e Cesvot. Oltre 700 i rappresentanti del non profit toscanoche per tutta la giornata si interrogheranno sul futuro del terzo settore e del sistema di welfare e di sviluppo locale della Toscana. Il 60% degli iscritti proviene da organizzazioni di volontariato, il 40% da associazioni di promozione sociale, cooperative, onlus e altri soggetti del terzo settore. Firenze, Pisa, Prato e Siena le città più rappresentate.
Dopo la seduta plenaria - che ha visto gli interventi del governatore Enrico Rossi, dell’assessora Stefania Saccardi, del sindaco Dario Nardella, del portavoce del Forum regionale del terzo settore Gianluca Mengozzi, del rappresentante della Consulta toscana fondazioni bancarie Giovanni Fossi e del presidente di Cesvot Federico Gelli – si sono aperti 30 gruppi di lavoro su 10 temi riguardanti l'identità, i bisogni e i servizi degli enti del terzo settore anche alla luce della recente riforma. Nel pomeriggio la presentazione dei 10 documenti di sintesi dei gruppi di lavoro che andranno a costituire il documento finale della Conferenza.
“Quella di oggi – dichiara Federico Gelli - rappresenta un’importante occasione di scambio e confronto per tutto il terzo settore toscano. Per la prima volta oltre 400 enti, tra organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, fondazioni, onlus, hanno l’opportunità di condividere idee e proposte su temi cruciali, dal ruolo del terzo settore nel sistema di welfare e sviluppo locale ai rapporti con la pubblica amministrazione. Anche per Cesvot – continua Gelli – questa Conferenza rappresenta una grande opportunità: grazie alla discussione nei gruppi di lavoro possiamo capire meglio quali sono i bisogni e le diverse esperienze del terzo settore. Da quest’anno, infatti, in virtù del nuovo Codice del Terzo settore, i nostri servizi si apriranno progressivamente a tutti gli enti del terzo settore. Non solo. A breve, in ottemperanza a quanto prevede la nu ova normativa, cambierà anche la composizione delle nostre basi sociali sul territorio: tra febbraio e marzo si svolgeranno le assemblee per eleggere i Direttivi delle 11 Delegazioni Cesvot che, per la prima volta, saranno aperte a tutto il terzo settore. Insomma il 2019 sarà per tutti noi un anno di grandi cambiamenti”.
In occasione della Conferenza, Cesvot ha diffuso una fotografia aggiornata del terzo settore toscano che oggi conta quasi 8mila organizzazioni iscritte ai registri del volontariato (3.417), della promozione sociale (2.521), della cooperazione sociale (560) e delle onlus (1.476). Firenze (2.358 enti, pari al 29,5%del totale), Lucca (911), Pisa (885), Arezzo (778) e Livorno (689) le provincie con più enti. Come confermano anche i dati Istat, la Toscana è tra le regioni che registra il più alto tasso di volontariato: i volontari toscani che operano in enti non profit sono 469mila e oltre 46mila i dipendenti. Alta anche la percentuale delle organizzazioni che ha rapporti e intese con la pubblica amministrazione. Il 49,6% del non profit toscano ha, infatti, avviato patti o intese con gli enti locali, per un totale di 11.850 transazioni. Prima della Tos cana, c’è solo la percentuale registrata dall’Emilia-Romagna pari al 50,43%. Un altro 35% del non profit toscano ha invece convenzioni o contratti con altre amministrazioni pubbliche e non soltanto con gli enti locali.
Saccardi, Rossi e Nardella al Mandela Forum
Lavori dall'assessore al diritto alla salute e al welfare Stefania Saccardi. Introduzione del presidente Enrico Rossi, e i saluti del sindaco di Firenze Dario Nardella, di Gianluca Mengozzi, portavoce del Forum Terzo settore Toscana, e di Luca Iozzelli,coordinatore Consulta toscana Fondazioni bancarie. Quindi Federico Gelli, presidente di Cesvot.
Un filo rosso congiunge i 10 temi oggetto dei lavori: identità, mission, bisogni e servizi degli enti del Terzo settore, anche alla luce della recente riforma e dei conseguenti decreti attuativi. Nei gruppi di lavoro tematici, i partecipanti potranno intervenire e condividere proposte e idee. Tutti i contributi saranno poi raccolti in 10 documenti di sintesi e presentati pubblicamente nel corso della stessa Conferenza, come primo risultato del lavoro svolto. Obiettivo della Regione è quello di raccogliere suggerimenti, istanze, riflessioni e idee utili alla programmazione regionale, garantendo così una reale opportunità di co-programmazione a tutti gli enti del non profit toscano.
Questi i 10 temi che verranno affrontati nei 30 tavoli (a ciascun tema sono dedicati 3 tavoli):
1. Identità, forma giuridica, responsabilità e interesse generale
2. Rapporti Terzo settore/enti pubblici: dai registri vigenti al registro unico
3. Rapporti Terzo settore/enti pubblici: il ruolo complessivamente svolto dal Terzo settore nel welfare e nello sviluppo locale
4. Rapporti Terzo settore/enti pubblici: co-programmazione, co-progettazione e convenzioni
5. Ruolo e apporto del volontariato nel Terzo settore
6. Ciclo di vita, rapporti intergenerazionali e giovani nel Terzo settore
7. Formazione per il Terzo settore
8. Misurazione dei risultati e trasparenza per il Terzo settore: dal bilancio d'esercizio al bilancio sociale e alle valutazioni d'impatto sociale
9. Accesso al credito e strumenti finanziari per il Terzo settore
10. Terzo settore e impresa sociale.
"La prima conferenza regionale sul terzo settore in corso a Firenze dimostra come il nostro territorio sia all’avanguardia sui temi del volontariato e degli enti no-profit.
È particolarmente importante approfondire e diffondere la cultura del Terzo Settore dopo l’importante riforma della materia realizzata dai Governi Renzi e Gentiloni, che con il Codice del Terzo Settore ha dato un inquadramento unitario contribuendo a realizzare il principio di sussidiarietà orizzontale previsto dalla Costituzione.
L’alto numero di partecipanti alla conferenza di oggi fa capire quanto sia necessario liberare e incentivare le energie dei nostri territori, le forze generose del volontariato, le capacità dei nostri giovani.
L’aiuto quotidiano che il mondo del Terzo Settore dà alle nostre comunità, a chi soffre e a chi è debole ci rende fieri e ci deve impegnare a salvaguardare questo ricco capitale sociale." Così Cosimo Maria Ferri, Componente Commissione Giustizia Camera dei Deputati, sulla Conferenza regionale.
Saccardi "Generosità e solidarietà sono valori che sono nel Dna della nostra regione"
"Generosità e solidarietà sono valori che sono nel Dna della nostra regione. E questi valori li ha ricordati bene il presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno, in cui ha dedicato grande spazio e attenzione al volontariato e al Terzo settore, chiedendo di evitare "tasse sulla bontà". E nessuno meglio di Mattarella può spiegare perché stamani era necessario incontrarsi qui al Mandela Forum, per dialogare e discutere. Quella che diamo qui stamani è l'immagine dell'Italia positiva, che deve prevalere".
E' quanto ha detto stamani l'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, aprendo la prima Conferenza regionale del Terzo settore, promossa da Regione Toscana, in collaborazione con Cesvot (Centro servizi volontariato Toscana) e Forum Terzo settore Toscana, in un Mandela Forum gremito da 750 volontari. Per introdurre la Conferenza, l'assessore Saccardi ha fatto trasmettere sul maxi schermo della sala il video del discorso di fine anno di Mattarella.
Stefania Saccardi ha ricordato i numeri del Terzo settore in Toscana: 6.500 associazioni iscritte ai registri regionali, oltre 430.000 volontari, oltre 60.000 addetti.
"Siamo qui - ha proseguito - anche per discutere sulle lacune della riforma del Terzo settore, valutare le prospettive di questa riforma, capire come noi possiamo farci portatori dei valori della solidarietà e della generosità. Qui c'è Dario Nardella, sindaco di una città che ha fatto del volontariato un suo patrimonio. Firenze è la città dell'Umanesimo. Oggi si può costruire a Firenze un nuovo Umanesimo, che parta proprio da chi rimane indietro".
Dopo Stefania Saccardi, il sindaco Dario Nardella ha portato il suo saluto alla Conferenza, "un'opportunità per il Terzo settore di confrontarsi e affrontare sfide sempre più rilevanti. Quello del volontariato e' un mondo composito - ha detto - Dobbiamo e vogliamo capire come governa questa complessità e come metterla in relazione con le istituzioni pubbliche. Mattarella ha detto che il volontariato arriva anche nei luoghi remoti dove le istituzioni pubbliche non arrivano. È un valore aggiunto, che si affianca alla pubblica amministrazione e ne arricchisce le capacità". A conclusione del suo saluto, Nardella ha citato il decreto sicurezza: "Dobbiamo far capire al mondo intero che esiste un modello diverso. Questa è la nostra forza, non dobbiamo permettere a nessuno di portarcela via".
Rossi: "Entro fine legislatura una legge che lo valorizzi"
"Sarebbe bello poter finire la legislatura con una legge che rimetta insieme tutti i pezzi della nostra legislazione regionale. Una legge in cui tutto il volontariato possa riconoscersi, che metta in connessione le diverse realtà, uno strumento che dia forza e riconoscibilità a questo settore. Stamani mi prendo qui con voi questo impegno".
E' stato questo il saluto che il presidente Enrico Rossi ha rivolto ai quasi 750 volontari che oggi partecipano, al Mandela Forum, alla prima Conferenza regionale del Terzo settore, promossa da Regione Toscana, in collaborazione con Cesvot (Centro servizi volontariato Toscana) e Forum Terzo settore Toscana. La Conferenza, prima in Toscana ma anche a livello nazionale, è il primo momento di confronto pubblico/Terzo settore realizzato in Italia dopo la riforma. Alla Conferenza partecipano quasi 750 iscritti, rappresentanti di organizzazioni di volontariato, enti di promozione sociale, cooperative sociali e altri enti del non profit.
"Voi rappresentate una parte molto importante della Toscana, mezzo milione di persone - ha proseguito Rossi - Noi continuiamo ad essere tra le regioni in cui il settore del no profit e' più sviluppato. E come Regione abbiamo fatto leggi che si sono rivelate all'avanguardia: quella grazie alla quale il volontariato fa parte a pieno titolo dell'emergenza urgenza del Servizio sanitario della Regione Toscana, poi la legge sulla cooperazione sociale. Da presidente ho visto il volontariato attivo nelle tante tragedie che hanno colpito la nostra regione: alluvioni, incendi. Se non ci fosse stato il volontariato, non avremmo saputo come far fronte. Anche nell'ultima vicenda del Monte Serra ho potuto vedere cosa vuol dire volontariato professionalizzato".
"Associazioni e circoli stanno vivendo una fase di rinascita positiva - ha detto ancora il presidente - Si stanno rinnovando, aprendo alla società. Nel Terzo settore non c'è l'idea del profitto, e su questo il presidente Mattarella e' intervenuto in modo netto e autorevole. Il volontariato e' il grande tessuto sociale, economico e solidale della Toscana, e può dare a una democrazia un po' stanca, come ora, nuovo sangue e vitalità. Le istituzioni hanno bisogno di ascoltare istanze e bisogni, la società si è impoverita, invece il Terzo settore si è rafforzato".
Rossi ha concluso parlando delle scelte di inclusione fatte dalla Toscana: "C'è un pezzo di società toscana che viene messo ai margini, e' invisibile, sta nella povertà. Noi abbiamo mandato in Consiglio una legge semplicissima, che abbiamo chiamato "samaritana", dalla parabola del buon samaritano. Una legge che dice che le persone hanno diritti proprio in quanto persone: il diritto a essere curate, ad avere un tetto sulla testa, all'istruzione. Dobbiamo garantire a tutti i diritti elementari della persona. Altrimenti regrediamo, e non ce lo possiamo permettere".
Dopo Rossi, gli interventi di Gianluca Mengozzi, portavoce del Forum Terzo settore, e di Giovanni Fossi, della Consulta Toscana Fondazioni bancarie. Poi il presidente del Cesvot Federico Gelli ha introdotto il lavoro dei tavoli: "La nostra giornata si cala ora nel concreto, con il lavoro dei tavoli, dai quali usciranno proposte concrete che noi dovremo tradurre in attività per il prossimo futuro". Gelli ha espresso apprezzamento per l'idea di Rossi "di una legge 'in salsa Toscana' che valorizzi ancora di più il volontariato. Vogliamo diventare - ha concluso - protagonisti del welfare toscano, con valori come solidarietà e generosità che rischiano di scomparire".
Fiaschi (Forum): “La sinergia tra istituzioni pubbliche e Terzo settore è la strada giusta"
“E’ simbolicamente significativo che oggi sullo stesso palco si siano confrontati i rappresentanti delle istituzioni toscane, dal Presidente della Regione Enrico Rossi al sindaco Dario Nardella, e i rappresentanti del mondo del Terzo Settore perché questa è la strada maestra perché istituzioni pubbliche e Terzo Settore possano, insieme, costruire nuove risposte a nuovi bisogno della comunità in un principio di sussidiarietà. E’ oramai evidente che l’azione che quotidianamente svolge il Terzo Settore va considerata come strutturale in un sistema che abbia la volontà di mettere al centro della propria attenzione la persona. Ci auguriamo quindi che quanto avvenuto oggi sia il primo passo di un percorso da attuare in ogni regione del nostro Paese” così Claudia Fiaschi, portavoce nazionale Forum terzo settore, spiega l’importanza della prima conferenza regionale del Terzo settore promossa oggi a Firenze da Regione Toscana, Forum Terzo Settore Toscana e Cesvot.
“Su questa unità di intenti fra pubblico e Terzo settore – aggiunge Gianluca Mengozzi, presidente Forum regionale Terzo settore della Toscana – la nostra regione può fare non solo da apripista, ma, come dimostra la conferenza di oggi, anche da modello per altre realtà regionali e per il Paese intero. La Toscana ha un patrimonio enorme di senso civico e solidarietà che ha radici molto profonde ma che, vedendo platee come quella di oggi, dimostra di avere davanti a se’ anche un grande futuro”.
Saccardi chiude la Conferenza: "Speriamo di essere cresciuti tutti insieme"
"Grazie a tutti per questa bellissima giornata, nella quale speriamo di essere cresciuti tutti insieme. Ci diamo appuntamento dopo l'estate, quando presenteremo gli atti finali di questo incontro. Continueremo a lavorare. Tanti contenuti andranno nella legge di cui ha parlato stamani il presidente Rossi. Faremo il punto sugli interventi rilevanti".
Con queste parole l'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi ha chiuso oggi pomeriggio al Mandela Forum la prima Conferenza regionale del Terzo settore, dopo che i coordinatori dei 30 tavoli di lavoro sui 10 temi avevano riportato nella sessione plenaria i risultati del lavoro dei gruppi.
"E' stata una giornata utile per tutti - ha detto ancora Saccardi - C'è voglia di incontrarsi e confrontarsi, dare valore e valori. Credo che il Terzo settore sia ciò che rende le nostre comunità davvero pari, non fa sentire le persone monadi solitarie. Grazie di cuore a tutti".
Prima delle conclusioni, Stefania Saccardi ha invitato sul palco Alessandro Lombardi, direttore generale del Dipartimento terzo settore del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. "Ringrazio l'assessore e la struttura competente della Regione Toscana per questo invito - ha detto Lombardi - In questi due anni in cui mi sono occupato della riforma si è tratto veramente profitto da tutti gli attori. Questa giornata lo dimostra. Molto importante la metodologia seguita in questi lavori. Tutto quanto è emerso dalla discussione odierna troverà attenzione doverosa da parte del Ministero. C'è la necessità di implementare la collaborazione, di fare rete. Questo implica un cambio di mentalità da parte della pubblica amministrazione e un salto mentale qualitativo anche da parte degli stessi enti del Terzo settore". A conclusione, Lombardi si è soffermato sullo stato di attuazione della riforma: "Siamo riusciti a inserire una serie di correttivi - ha detto - Il Consiglio nazionale del Terzo settore analizzerà altri provvedimenti importanti".
Fonte: Cesvot
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro