Restauro dell’Uomo di Vinci, iniziata la fase di smontaggio

L’opera scultorea “Squilibrio”, comunemente definita l’Uomo di Vinci, dell'artista Mario Ceroli, dal 1987 simbolo del centro storico di Vinci e raffigurante l’Uomo vitruviano di Leonardo, è pronta per essere sottoposta a un restauro, in occasione delle Celebrazioni Leonardiane.

L’Uomo di Vinci

La grande scultura collocata nella piazza dietro al Castello dei Conti Guidi, si ispira al celebre disegno conservato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia in cui Leonardo rappresenta l’idea di proporzione espressa da Vitruvio Pollione. La versione tridimensionale dell’opera rende onore alla modernità e dinamicità del disegno leonardiano di cui Mario Ceroli, scultore contemporaneo di fama internazionale, si era già interessato a partire dagli anni ’60. La statua che interpreta il principio rinascimentale dell’uomo misura di tutte le cose, è divenuta il simbolo della città di Vinci e del suo legame indissolubile con Leonardo.

Il Restauro

Il tempo ha reso necessario un intervento di restauro importante che prevede la revisione completa della struttura. L’attività di restauro sarà resa visibile con innovativi interventi didattici e multimediali nei locali dell’Hub Museum, a Empoli. Tutto il percorso: smontaggio, analisi, restauro fino al rimontaggio è affidato alla Direzione tecnica dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze uno degli istituti più importanti e rinomati nel campo del restauro a livello nazionale ed internazionale.

Gruppo Sigel

Il Gruppo Sigel si fa carico del finanziamento del progetto di restauro dell’opera.  Il sostegno si lega al progetto Sigel Art che punta a rafforzare il connubio fra il mondo del legno e l’arte.

“In questi trentadue anni - tanto è passato da quando il comune di Vinci decise di acquistarla nel lontano 1987 - la scultura di Mario Ceroli che reinterpreta il disegno più famoso di Leonardo, l'uomo vitruviano, è divenuta parte integrante del paesaggio urbano della città del Genio - dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Vinci, Paolo Santini - Al centro del percorso di arte contemporanea ispirata a Leonardo, la scultura è anche elemento di integrazione visiva fra il borgo e il magnifico paesaggio sul quale si affaccia. L'uomo al centro di questo microcosmo ci restituisce la completezza della figura umana in un contesto incomparabile. Il restauro, in occasione del quinto centenario della morte, ci riempie di soddisfazione; un altro tassello importante va a posto, e questo grazie al mecenatismo di un'azienda che ha deciso di puntare sul legame con il territorio”.

“Sostenere il progetto di restauro attraverso la sponsorizzazione è un’iniziativa a cui teniamo molto - dice il fondatore di Gruppo Sigel Italia, Roberto Lastrucci - e punta a rafforzare il connubio fra il mondo del legno e l’arte. Ringrazio la Fondazione Leonardo 500 che ha coordinato il progetto e la direttrice del Museo Leonardiano Roberta Barsanti per la preziosa attività svolta”.

Fonte: Comune di Vinci - Ufficio stampa

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