Comunità umane e comunità social, con il motto "Siamo membra gli uni degli altri": questi sono stati i temi principali dell'incontro conviviale avvenuto nel refettorio della chiesa della Nunziatina a San Miniato, in occasione del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales, alla presenza del vescovo Andrea Migliavacca e del responsabile delle comunicazioni sociali della diocesi don Francesco Ricciarelli. Si è parlato di comunità reali e online e del rapporto con la Diocesi di San Miniato.
Un corposo dibattito con i rappresentanti delle testate locali (quotidiani, periodici, radio, tv, stampa online) è nato sulle parole di Papa Francesco per la 53esima giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Bergoglio invita a fare rete e a "riscoprire le potenzialità positive" e chiosa il suo discorso con un collegamento degno di un giornalista scafato: "Non deve essere una rete fatta per intrappolare ma per liberare. L'unione non si fonda sui 'like' ma sulla verità, sull'amen'".
Proprio Migliavacca ha ripreso i concetti del Papa e ha ribadito: "La Chiesa ha avuto da sempre interesse nel mondo della comunicazione. Le informazioni devono essere buone, devono favorire il buon vivere sociale e il bene comune. Serve poi sobrietà quando si va a parlare di social".
Infine ha stimolato un interessante dibattito affermando: "Attraverso i social passa una dimensione una comunicazione che un tempo avrebbe avuto una ritualità più definita. Oggi chi detiene una responsabilità di rappresentanza vive una realtà che non può fare a meno dei social. Per questo servirebbe più attenzione sia nell'esporre sia nel rispondere".
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