San Miniato, rinnovato il consiglio direttivo della Federazione Caccia

Il Consiglio Direttivo della Federazione Italiana della Caccia Sezione di San Miniato è stato rinnovato, per scadenza naturale - il mandato dura 5 anni - in occasione dell'Assemblea annuale dei Soci avvenuta l'11 Gennaio 2019.

Il nuovo Consiglio, composto da 20 Membri, in occasione della prima riunione avvenuta il 6 Febbraio 2019, ha votato ad unanimità le seguenti cariche Istituzionali sotto elencate:

- Presidente: Rosi Claudio 

- V/Presidente: Cei Marcello 

- V/Presidente: Bagni Luca

- Segretario: Taddeini Piero -

Presidente Onorario : Bessi Alfio

Sindaci Revisori: Socci Giuliano - Bigazzi Massimo - Bertucci Mario

Probiviri: Cerbai Marcello - Bacchi Massimo - Bambi Riccardo

 Taddeini Piero: Delegato Consiglio Provinciale FIDC

Il Nuovo Consiglio ha già adottato un piano strategico di interventi per la gestione del territorio, la salvaguardia dell'ambiente, la tutela delle produzioni agricole, nel rispetto delle normative vigenti in materia.

Il nuovo Consiglio Direttivo della Federcaccia Sezione di San Miniato, consapevole della importante responsabilità che ricopre, è rappresentativo del Comune con la più alta densità venatoria della Provincia di Pisa, con tradizioni venatorie radicate nel tessuto sociale, che annoverava negli anni '80 oltre 2500 cacciatori, fino ad arrivare ai 700 attuali.

"Una fra le prerogative del nuovo Consiglio sarà quella confrontarsi, con le nuove Istituzioni che avranno il compito di governare, fa poco tempo il Comune, con lo scopo di ricreare le sinergie indispensabili per la gestione di uno dei territori più belli a livello ambientale, paesaggistico e naturalistico. Il Cacciatore, è e sarà, una pedina fondamentale ed indispensabile per la salvaguardia degli equilibri naturali, al di là di ogni forma e pensiero anticaccia sbandierato da quelle rappresentatività animaliste sempre più di carattere "fondamentalista", che ora vanno di moda .

Il cacciatore se ben informato, è un gestore dell’ecosistema che opera quotidianamente sul territorio ed attivo nel monitoraggio e vigilanza ambientale. Come sarà determinante e strategico il lavoro che ci siamo prefissati e che riguarda la "formazione".

Questo perché il cacciatore, in tempi “polemici” come questi, deve riuscire non solo a dimostrare la sua preparazione tecnica e pratica, bensì, la profonda coscienza (ed etica) con cui affronta la caccia e, soprattutto, far comprendere alla comunità il ruolo che svolge e la passione che lo trasporta nel praticare un’attività così atavica. La caccia, appunto così antica, è un qualcosa che nel tempo si è evoluto ed è diventata “trasversale”, continuando sempre ad essere praticata da persone diverse sia per classe sociale che per formazione culturale."

Fonte: Consiglio Direttivo della Federazione Italiana della Caccia Sezione di San Miniato

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