Nel cuore della città di Scandicci, la Chiesa di Santa Maria, con le sue tre ampie arcate e il campanile alto 40 metri, domina dal Medioevo quella che oggi è piazza Cioppi e il centro storico della città.
Simbolo del cambiamento di secoli e di periodi storici, modificata secondo i gusti delle epoche che si sono succedute e adattata alle sempre nuove esigenze della comunità, la chiesa sta vivendo da due anni un grosso intervento di ristrutturazione che vede impegnati il restauratore Francesco Giovannoni e l’architetto Daniele Nocentini in una serie di lavori per il rifacimento del tetto, in pessime condizioni, riportato alla bellezza di un tempo; ora si possono notare le decorazioni di travi e travetti in legno che richiamano e riprendono quelle della chiesa di Santa Croce a Firenze, in perfetto stile medievale.
Durante i lavori sono venuti alla luce altre decorazioni intorno alle arcate delle finestre e nelle parti laterali della chiesa, nascoste da strati di intonaco. L’incuria con cui sono stati coperti, i numerosi interventi di ristrutturazione e di modifiche strutturali della chiesa (che durante il periodo fascista fu totalmente ruotata, demolendo la facciata rivolta ad Ovest) hanno fatto sì che l’intervento iniziato nel 2016 sia al tempo stesso complicato, per il pessimo stato di conservazione, e affascinante non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per tutti i cittadini che possono ammirare di nuovo un patrimonio artistico e storico che era andato perduto.
Grazie a Don Aldo Menichetti e ai finanziatori i lavori proseguono, autofinanziati e a step: si sta lavorando, infatti, anche a una imbiancatura generale della chiesa e a un adeguamento dell’impianto elettrico e di illuminazione che, fino a questo momento, era disposto in maniera non funzionale e non ottimale per l’esaltazione delle opere e decorazioni della chiesa.
In attesa di un contributo da Roma, che permetterebbe anche un intervento alla facciata, la chiesa di Santa Maria sta riscoprendo i suoi spazi e la sua storia… la voglia di vederla risplendere completamente al più presto è tanta e i lavori di restauro degli ultimi anni sono volti proprio a questo: viverla quotidianamente, dagli scandiccesi e non solo, nel suo splendore storico e artistico.
Fonte: Ufficio stampa
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