Aeroporto, dal Ministro Toninelli arriva lo stop?: "Si all'iter amministrativo, ma adesso decide la politica"

Danilo Toninelli (foto da Facebook)

Dopo il via libero tecnico nella conferenza dei servizi, il progetto dell'aeroporto di Firenze diventa un caso politico: in ballo ci sono i finanziamenti pubblici necessari all'ampliamento dello scalo.

Se, infatti, la Lega ha dato il benestare al progetto, il M5S per il momento prende tempo, ma le parole del Ministro Toninelli lasciano intendere che la realizzazione non è così scontata: il rischio è che si 'tagli' circa 100 milioni di finanziamento Enac che il Ministro potrebbe decidere di non sbloccare.

Il progetto complessivo vale circa 350 milioni di euro: 200 saranno messi da Aeroporti spa, 50 sono stati stanziati nel 2014 con lo Sblocca Italia (e come specificato dal Ministro restano a disposizione di Aeroporti spa). I restanti 100 di competenza dell'Enac, però, dovranno passare dalle valutazioni del Governo, oltre che dal braccio di ferro tra alleati di Governo. Insomma si' 'tecnico' all'ampliamento, ma senza fondi pubblici: questa sembra la posizione del M5S.

Il Ministro Toninelli specifica nella fattispecie che il contratto di programma per gli aeroporti di Firenze e Pisa da 150 milioni di euro, a carico delle finanze pubbliche, non è mai stato "definitivamente approvato: non è stato perfezionato infatti il decreto interministeriale di approvazione, visto tra l'altro che, come sottolineato dal Mit già nel 2015, c'è il rischio di incorrere in una procedura di infrazione europea per aiuti di Stato".

In sostanza, secondo quanto spiegato dal ministro Toninelli, "quello che si è concluso oggi con l'ok della Conferenza dei servizi sul masterplan dell'Aeroporto 'Amerigo Vespucci' di Firenze è l'iter amministrativo che doveva valutare gli aspetti urbanistici del progetto. Adesso spetta alla politica decidere quale strada intraprendere".

Il ministro sottolinea come il contratto di programma venne sottoscritto da Enac "frettolosamente nell'ottobre 2015, a poche settimane dall'approvazione del Piano nazionale aeroporti, che non ho scritto io, che prevede che gli aeroporti di Pisa e di Firenze possano essere considerati di particolare rilevanza strategica a condizione che realizzino la gestione unica, in assenza della quale non avrebbero i requisiti per essere classificati in tale modo".

Il Ministero andrà a breve a Bruxelles per discutere la soluzione migliore al problema della possibile infrazione Ue, "una patata bollente lasciataci, come tante altre, in eredità dai precedenti governi", conclude.

"Con noi finiti i tempi del cerchio magico"

"Il Governo vuole far rimanere tutte le risorse agli aeroporti della Toscana. Ma con noi sono finiti i tempi in cui il giglio magico si faceva approvare in fretta e furia dall'Enac un piano finanziato con 150 milioni di euro dallo Stato per fare contenti gli amici degli amici. Noi puntiamo su investimenti utili per il territorio, pensando alla crescita dimensionale del polo aeroportuale e al bene di tutti i toscani". Queste le parole del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli parlando dell'Aeroporto di Firenze.

Il ministro Danilo Toninelli non nega che il concessionario, ossia Toscana Aeroporti, sia "libero di investire autonomamente nello sviluppo dell'aeroporto di Firenze" e infatti, assicura, "il Governo non toccherà i 50 milioni di euro stanziati con lo Sblocca Italia".

Per quanto riguarda i restanti 100 milioni, che sono di competenza Enac, però, "è opportuno che l'Ente, in un prossimo Cda, riveda la destinazione di quelle risorse tenendo conto del polo unico Firenze-Pisa e della natura di city airport che Firenze deve coltivare e sviluppare", conclude il ministro.

 

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