La corte di assise di appello di Firenze ha condannato Tonino Krstic per l'omicidio di Samantha Castagnino. Quest'ultima aveva tre anni quando morì in una baracca di Calambrone (zona del litorale di Pisa) il 27 aprile del 2016. La corte ha riformato il primo grado e ha dato l'ergastolo a Krstic. Il compagno della madre, 34enne nato a Roma ma di origini serbe, fu condannato nel 2017 dalla corte di assise di Pisa a trenta anni.
La corte di assise di appello fiorentina ha inoltre deciso il rinvio degli atti alla procura affinché incrimini per omicidio volontario in un nuovo processo la madre, Juana Francisca De Olmo, 34enne di origini dominicane. Sempre nel 2017 la donna fu condannata in abbreviato a 10 anni ma per non aver impedito i maltrattamenti.
Il caso Samantha Castagnino: cosa è successo nel 2016
La piccola Samantha venne trovata morta e subito le indagini si concentrarono sulle violenze da parte di Krstic. La bambina era nata nel dicembre 2012 a Rapallo e viveva in una casa ricavata da una ex pizzeria in condizioni molto fatiscenti. Sul corpo della bambina vennero trovati segni di cinghiate e impronte di scarpe; dai racconti della madre Juana emerse che il patrigno massacrava Samantha tutti i giorni.
Nei giorni precedenti alla morte la piccina aveva accusato vomito, febbre e crisi convulsive, che però non furono diagnosticati né curati da nessun medico, tanto che al momento del decesso si pensò a un malore o a ipotermia, salvo poi fare la tragica scoperta.
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