"Abbiamo fatto bene ad avere pazienza, a tornare tante volte, ad accogliere le opinioni di tutti. Finalmente il Masterplan dell'aeroporto Vespucci è approvato. È dal 2011 che lavoriamo per questo risultato, perché la Toscana è una regione che basa la sua economia sul manifatturiero, sull'export, sulla ricerca universitaria. Ha bisogno di essere connessa con il mondo ed il potenziamento degli aeroporti di Pisa e Firenze, che adesso stanno in un'unica società e quindi sono strettamente legati, è una condizione fondamentale per lo sviluppo". Il presidente della Toscana Enrico Rossi commenta così l'esito della Conferenza dei servizi sul Masterplan dell'aeroporto di Peretola, conclusa con parere positivo alla quarta seduta.
"Sono serenissimo dal punto di vista dell'impatto ambientale - prosegue Rossi- sono certo che ci saranno miglioramenti rispetto alla situazione attuale".
Ai giornalisti che chiedevano quali saranno i prossimi passi, Rossi ha risposto: "Anzitutto mi aspetto che non ci siano sorprese sui 150 milioni stanziati dal Governo. Questi soldi possono andare solo a Firenze, non hanno senso le ipotesi di dirottarli su Pisa, in quanto la normativa europea non consente contributi pubblici di sostegno per aeroporti che superino i 5 milioni di passeggeri, una soglia che il Galilei di Pisa già supera. E poi voglio ricordare che i 150 milioni del Governo dovrebbero essere destinati soprattutto alle compensazioni ambientali e paesaggistiche".
"Sottrarre alla Toscana 150 milioni di questi tempi sarebbe davvero una grossa penalizzazione, perché tutto il Paese sta vivendo una fase di recessione e c'è bisogno di fare nuovi investimenti, non di cancellare quelli già fatti".
Rossi ha infine ricordato le molte questioni ancora aperte con il Governo, soprattutto sul fronte infrastrutturale. "Resta da affrontare l'argomento Tirrenica, perché senza un'infrastruttura con 4 corsie in sicurezza la Toscana del sud è costretta ad una condizione di marginalità. Abbiamo bisogno di terze corsie autostradali sulla 11 Firenze-mare e sulla A1. E poi resta la cruciale questione del sottoattraversamento di Firenze, visto che la Toscana è rimasta l'unica regione sulla tratta Milano-Roma a non avere un sottoattraversamento e questo inizia a farsi sentire in termini di treni AV che bypassando Firenze senza fermare. Abbiamo bisogno di liberare la stazione di Santa Maria Novella dal traffico ferroviario ad alta velocità, anche per regolarizzare definitivamente il traffico ferroviario regionale. Fare tutte queste opere stimiam o che sarebbero necessari 3 miliardi di investimenti, una cifra che creerebbe vere condizioni di sviluppo".
Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa
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