L’avvicinarsi dell’inizio della campagna elettorale per il rinnovo degli organi di governo cittadino, offre la possibilità a tutte le forze politiche di aprire un ponte stabile e efficiente tra il carcere e la città. Un ponte necessario per aprire al governo del territorio le problematiche del principale istituto penitenziario cittadino. Noi di Progetto Firenze su questo punto continuiamo a insistere: anche il carcere è città, al pari di un ospedale, un plesso scolastico, o una struttura territoriale di servizi. Nel caso di Sollicciano i problemi per cui il Comune potrebbe dare un contributo risolutivo sono tanti, dai collegamenti con l’istituto, alla necessaria coesione tra le numerose associazioni di volontariato e la direzione del carcere, fino alla reperibilità di strutture pubbliche per i semiliberi. Per non parlare, infine, della vicenda della definitiva messa in funzione di un istituto per madri detenute.
Oggi a Sollicciano ci sono 756 detenuti, di cui 92 donne e 491 stranieri. Un numero ben superiore alla capienza regolamentare di 500 posti letto. Una situazione di emergenza permanente che avrebbe diritto di titolarità e attenzione all’interno del prossimo dibattito in città per le elezioni comunali.
Fonte: Progetto Firenze - Ufficio Stampa
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