Nel processo per bancarotta, Riccardo Fusi, ex patron della Btp, è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Fusi era imputato a Firenze per le operazioni condotte da tre società del gruppo, la Alfieri, la Gr Partners e la Finmari, dichiarate fallite dal tribunale di Firenze nel 2012. Sono sei, tra amministratori e membri del consiglio di amministrazione della società, che sono stati condannati, uno assolto perché il fatto non sussiste.
Mario Nencini è stato condannato a 6 anni di reclusione dal tribunale di Firenze; 5 anni per Monica Manescalchi. Riccardo Rosi, Vanni Bellincioni e Giancarlo Checchi dovranno scontare una pena a 4 anni. Un anno e 2 mesi per Vincenzo di Nardo. Assolto con la formula 'perché il fatto non sussiste' Gennaro Chicherchia, componente del cda della Alfieri srl. A Chicherchia era contestata la distrazione di beni attraverso l'acquisto da parte della società del complesso immobiliare manifattura tabacchi di Corte Pulia a Lucca e di un terreno a Campi Bisenzio. Due episodi per cui con Chicherchia sono stati assolti Riccardo Fusi, Monica Manescalchi e Vincenzo Di Nardo.
Per il pm Luca Turco la Gr Partners, di cui Fusi (già condannato anche in altri procedimenti che hanno riguardato Denis Verdini), difeso dall'avvocato Sandro Traversi, era amministratore di fatto, avrebbe distratto tra il 2006 e il 2009 12,7 milioni di euro effettuando finanziamenti in favore della partecipata Finmari eccedenti rispetto alla sua quota di partecipazione (il 10%). Parte del denaro sarebbe stato destinato a titolo di restituzione di finanziamento a Fusi.
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