Salvini pensa a Cpr a Pisa, Nardini (PD): "Luogo di emarginazione"

L'assessora regionale Alessandra Nardini

Alessandra Nardini (PD) risponde all'ipotesi sollevata questa mattina, a margine della cerimonia di consegna alla regione Toscana di un bene confiscato alla mafia a Monteroni d'Arbia, dal ministro dell'interno Salvini di costruire un Centro per Rimpatri a Pisa.

"Salvini, da Siena, ribadisce la sua idea di un Centro Per Rimpatri a Coltano e noi ribadiamo il nostro fermo no. La politica dei rimpatri forzati è inumana, irrealizzabile, contraria al diritto internazionale e controproducente. Ad essere destinati ai cosiddetti Cpr saranno infatti, prevalentemente, i richiedenti asilo senza passaporto, per i quali valgono convenzioni internazionali che ne complicano molto la situazione. Dopo sei mesi queste persone entreranno in una paradossale situazione di irregolarità legale. Ziello, Conti e leghisti, nei loro banchetti, lo spiegano che il Capitano vuole costruire un luogo di emarginazione e degrado a Pisa? Parliamo di una struttura fatiscente, su cui verrebbe fatto un grosso investimento di soldi pubblici per trasformarlo in un parcheggio di persone escluse da seri percorsi di inclusione, ferme lì in attesa di diventare irregolari e, prevedibilmente, darsi poi alla clandestinità. Il punto è che i leghisti stanno boicottando i percorsi di inclusione, non riescono nemmeno a far migliorare le cose sul fronte dell'ordine pubblico e della sicurezza e dunque provano a confondere la gente con una sparata di propaganda al giorno. Tutto questo sulla pelle dei pisani e giocando con le vite di migliaia di persone. Vergogna."

Fonte: Alessandra Nardini - Ufficio Stampa

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