Il pecorino delle Balze Volterrane è pronto per il rilancio. Dalla giunta regionale sono arrivati infatti una serie di misure volte a favorire la promozione dei formaggi ovini a Dop «Pecorino Toscano» e «Pecorino delle Balze Volterrane»: 2 milioni di euro per i consorzi di tutela e per le piccole medie imprese, erogati dalla giunta la scorsa settimana dopo un lungo percorso con Coldiretti Toscana, che ha già salutato positivamente questa iniziativa. Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Pisa, commenta ora i dettagli dell’atto pubblicato: «Valutiamo positivamente queste misure – afferma – anche alla luce delle modalità e dei tempi di intervento». «Il comparto ovicaprino da latte toscano infatti, si è ridotto in termini di numero di allevamenti del 20% dal 2010 al 2017», aggiunge Francesco Falchi, responsabile di zona dell’organizzazione agricola di Coldiretti Pisa.
«È un comparto che conta ad oggi per la sola provincia di Pisa, oltre 40.000 capi e un centinaio di aziende, concentrate per lo più in alta Valdera e alta Valdicecina. Molte di queste hanno subito perdite importanti, sia a causa degli attacchi predatori, sia per l’andamento del mercato del latte con i suoi continui ribassi, e rischiano la chiusura». Due sono le direttrici del provvedimento: la promozione dei prodotti e della filiera, e il sostegno alle attività che hanno subito perdite predatorie. «Per quanto riguarda gli interventi di promozione, la regione finanzia fino al 90% delle spese sostenute e rendicontate per informazione e promozione del pecorino toscano Dop e del pecorino delle balze volterrane dop», evidenzia Filippi.
«Il provvedimento si rivolge sia ai consorzi di tutela che alle piccole e medie imprese, per somme che vanno dai 25.000 ai 90.000 euro. Sono finanziabili l’organizzazione e partecipazione a fiere di settore, le attività di comunicazione, anche presso i punti vendita, e la pubblicità». Per quanto riguarda le aziende che hanno subito attacchi predatori nel 2017 e nel 2018, la somma messa a disposizione sarà di 700.000 euro. Saranno liquidate prioritariamente le aziende che hanno subito attacchi predatori nel 2017, successivamente quelle che hanno subito attacchi l’anno scorso. Anche in questo caso, sottolinea Filippi, «si tratta di risposte a bisogni espressi dalle aziende del territorio, che hanno dovuto affrontare in questi anni il fuoco incrociato degli attacchi predatori con quelli del mercato».
L’intervento regionale volge un occhio particolare alla valorizzazione delle cosiddette aree marginali, ovvero quelle meno adatte ad attività agricole e più concentrate negli allevamenti. «La Regione ha infatti stabilito di erogare un contributo in conto capitale alle aziende zootecniche che sostengono investimenti per il miglioramento e la razionalizzazione dei pascoli» spiega il presidente di Coldiretti Pisa. «Nello specifico si tratta di recuperare pascoli abbandonati o sottoutilizzati, al contempo alleggerendo aree invece sovraccariche. L’intervento punta anche ad aiutare le aziende che vogliono migliorare la gestione delle risorse idriche, la propria produzione di foraggi per gli animali e ridurre le piante infestanti». Una considerazione finale Filippi la riserva alla prospettiva di lungo corso espressa da questo tipo di interventi: «Oltre a dare respiro ad un settore in sofferenza contribuiscono alla permanenza del presidio dell’uomo e quindi della cura del territorio da parte degli agricoltori», afferma. «Quei territori di cui ogni cittadino o turista ne può godere la bellezza e gustare la bontà delle sue produzioni, e che altrimenti rischierebbero l’irreparabile scomparsa».
Fonte: Ufficio stampa
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