“Siamo di fronte a una gestione grottesca, brutale e paradossale del fenomeno migratorio da parte del Governo, laddove, a fronte di persone trattate come ostaggi e lasciate al largo dei nostri mari , vengono assegnati ai territori della Toscana 45 ospiti del Cara di Castelnuovo di Porto senza alcuna informazione sul loro status giuridico, sulle loro condizioni di salute, età, collocazione territoriale, dopo aver fatto sgomberare repentinamente e senza spiegazioni la struttura”. A dirlo è Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd, promotore della mozione “in merito alla ricollocazione degli ospiti del Centro di accoglienza per i richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto (Roma), decisa dal Governo, nel territorio della Toscana ”. Ottenere dal Ministero degli Interni chiarimenti sui profughi in arrivo dal centro laziale, il numero effettivo, il loro status giuridico, l’eventuale presenza di minori, darne comunicazione in Consiglio regionale, garantire a queste persone un effettivo percorso di accoglienza e integrazione: sono gli impegni che con questo provvedimento Baccelli sollecita alla Giunta. “Lo sgombero del Cara di Castelnuovo è stata un’operazione scellerata, messa in atto all’improvviso, senza alcun coinvolgimento delle istituzioni o della rete di volontariato che vi opera, lasciando per strada famiglie, interrompendo percorsi di integrazione da tempo intrapresi, e perfino causando la perdita di posti di lavoro, per quanto riguarda gli operatori di servizi assistenziali: così si calpesta la dignità delle persone, si ledono diritti fondamentali e non si affronta una questione che merita tutta la serietà e l’accuratezza del caso. – spiega Baccelli – La Regione ha dovuto apprendere dalla stampa che circa 45 ospiti provenienti dal centro sarebbero stati trasferiti nel territorio toscano, senza nessuna indicazione sulla destinazione finale o sui requisiti previsti dalla nuova normativa per restare all’interno del sistema di accoglienza toscano. Tutto questo non fa che confermare gli aspetti nefasti del cosiddetto decreto Sicurezza che, a dispetto del suo nome, produce solamente maggiore incertezza, riducendo gli spazi di integrazione con le comunità locali e favorendo il passaggio dei migranti alla condizione di clandestinità. Un decreto ‘insicurezza’ insomma che va in direzione contraria agli slogan tanto sbandierati, alimentando le difficoltà nel gestire un fenomeno complesso e rischiando di ingenerare al contrario diffidenza e timori nelle comunità coinvolte. La Regione Toscana negli ultimi anni ha promosso politiche volte a governare il fenomeno migratorio coinvolgendo Prefetture, enti locali e terzo settore, per mettere in atto un modello di accoglienza diffusa, in grado di garantire inclusione, sicurezza e preservare la coesione delle comunità locali. E il Governo cosa fa? Prende i migranti come fossero pacchi postali, li sposta da un territorio a un altro, quasi a fare uno ‘scaricabarile’. E finisce solo per creare confusione e aumentare le difficoltà di tutti”.
“Con la mozione chiedo quindi alla Regione, proprio nel solco di quanto portato avanti in questi anni riguardo alla gestione del fenomeno, di attivarsi nei confronti del Ministero degli Interni per chiarire ufficialmente il numero dei profughi in arrivo in Toscana da Castelnuovo di Porto, e ottenere qualsiasi informazione utile, per garantire un’adeguata accoglienza, monitorare il percorso di effettiva integrazione sui territori, evitare che si creino situazioni di confusione, foriere di minor sicurezza per i cittadini”, conclude Baccelli.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana Gruppo Partito Democratico - Ufficio stampa
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