Un nuovo pacchetto di interventi per superare la fase di emergenza seguita all'incendio dei monti pisani. Li ha approvati la giunta regionale che ha anche anche avviato un percorso per la costituzione, sul versante pisano del Monte, della prima Comunità del bosco in Toscana, con finalità di promozione e sviluppo della risorsa bosco, ma anche di prevenzione degli incendi e di salvaguardia dal rischio idrogeologico. Con i 155.000 euro stanziati, saranno completati gli interventi di salvaguardia e di contenimento del rischio idrogeologico realizzati sin qui. Questa seconda tranche va a integrare il piano da 1,5 milioni varato all'indomani dell'incendio di settembre che distrusse 1.148 ettari di bosco, i cui lavori sono ormai in dirittura d'arrivo (oltre il 90% degli interventi risultano infatti completati).
"E' con grande soddisfazione che avviamo questi ulteriori interventi - afferma il presidente della Regione Enrico Rossi - che si affiancano alle iniziative che hanno visto la Regione intervenire tempestivamente, con proprie risorse, in assenza, fra l'altro, di un intervento da parte dello stato per fronteggiare l'emergenza all'indomani del tragico rogo. Oggi stiamo ricostruendo quanto è andato distrutto utilizzando, per questo, anche strumenti innovativi come ad esempio le comunità di bosco, che ci permetteranno di usare al meglio e in modo mirato le risorse che abbiamo per la salvaguardia delle nostre foreste".
Nella prima fase, gli interventi sono serviti al taglio del materiale vegetale bruciato e al suo utilizzo per la realizzazione di opere di consolidamento dei versanti (questo intervento ha interessato un centinaio di ettari), di opere di sistemazione idraulica forestale (sono stati realizzati 6 km di fossi di guardia, 177 brigliette) e di interventi di ripristino della viabilità all'interno del bosco (oltre 13 km di viabilità forestale).
"Le attività previste nella seconda fase – spiega l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi - saranno dedicate a completare gli interventi di salvaguardia e di sistemazione idraulico-forestale, a seminare nuove piante e arbusti per migliorare la copertura del terreno e a realizzare la manutenzione delle opere esistenti per proteggerle da eventi atmosferici che dovessero compromettere la funzionalità".
I lavori saranno avviati i primi di febbraio e si concluderanno entro maggio. Li eseguiranno le maestranze forestali del Comune di Calci e delle Unioni di Comuni Alta Val di Cecina, Mediavalle e Appennino Pistoiese per una complessiva task force di 15 operai effettivi giornalieri. I lavori saranno diretti da 2 tecnici regionali e coordinati dall'Ufficio regionale Antincendi boschivi.
Ma non è tutto. "A queste attività volte a dare una risposta completa alle ferite inferte dall'incendio – prosegue Remaschi - si aggiungerà nei prossimi mesi un'azione più complessiva di messa in rete di tutte le realtà che operano nel comprensorio dei Monti Pisani. Nei prossimi giorni firmeremo con i Comuni di Calci, Vicopisano, Buti, San Giuliano Terme un protocollo di intesa per la costituzione della prima Comunità del Bosco della Toscana, primo passo verso la gestione attiva del bosco e la valorizzazione delle vocazioni locali, innescando processi di tutela dell'ambiente e di prevenzione dal dissesto idrogeologico".
Il protocollo servirà a definire il percorso utile per la costituzione, entro un anno, di questa comunità dove, così come previsto dalla legge forestale, recentemente modificata, possano incontrarsi le istanze dei proprietari dei terreni boscati e quelle dei vari portatori di interesse (imprese forestali, cittadini, associazioni), insieme alle istituzioni pubbliche coinvolte.
Fonte: Regione Toscana
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