Moschea a Porta a Lucca, minacce a PD e Chiesa Valdese: le reazioni

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Il Circolo PD di Pisa Pisanova e la Chiesa Valdese sono stati minacciati. Al Circolo sono arrivate lettere minatorie da persone - ovviamente rimaste anonime - contrarie all'apertura della Moschea a Porta a Lucca. "Dovete stare attenti, abbiamo esplosivo per cancellare il circolo. Dovete stare con la paura di quel momento" si legge nella lettera, in cui vengono citati anche i Valdesi. Immediate le reazioni dal mondo politico e religioso.

La rivelazione di Ghezzi

L'ex vice sindaco Paolo Ghezzi in un post su Facebook ha rivelato un fatto importante.

L'appoggio di Zingaretti via Twitter

Il candidato alla segreteria PD Nicola Zingaretti su Twitter ha scritto: "Un grande abbraccio agli iscritti e alle iscritte del circolo Pd di Pisa Pisanova. Sono con voi, nessuno fermerà mai la vostra, la nostra passione, le nostre idee. Ci vediamo presto!".

Solidarietà di Pisa Nel Cuore e M5S

Sul grave episodio delle lettore minatorie al circolo del Pd di Pisanova e alla Chiesa Valdese perchè favorevoli alla costruzione di una Moschea a Porta a Lucca, hanno voluto esprimere tutta la loro solidarietà  anche i  consiglieri comunali Mannocci (Pisa nel cuore) e Amore (M5S) e Tolaini (M5S)

"A titolo  personale e come Capogruppo di Pisa nel Cuore nel Consiglio Comunale - ha così scritto Mannocci, nella foto - esprimo la mia vicinanza e solidarietà al PD ed ai suoi rappresentanti in Consiglio per le minacce ricevute dal Circolo Pisanova a proposito della moschea.

Il confronto, anche vivace, di idee è l’unico mezzo ammissibile. Mi auguro che le Forze dell’Ordine riescano ad individuare il colpevole".

"Il movimento 5 stelle di Pisa esprime massima solidarietà'- hanno  sottolineato i consiglieri Gabriele Amore e Alessandro Tolaini, entrambi del M5S -  al gruppo locale del PD e alla Chiesa Valdese per il vergognoso atto intimidatorio subito". Siamo fermamente convinti che la delicata questione della moschea  debba essere gestita in un clima di confronto democratico che tenga conto delle esigenze dei cittadini e dell'esercizio del diritto di culto garantito dalla nostra costituzione. Sotto questo aspetto diamo la nostra piena disponibilità' per un confronto serio con l'amministrazione della citta' sicuri che una questione di questa importanza non possa essere trattata dal Sindaco e dalla Giunta come momento di slogan propagandistico. Ci attendiamo dunque un momento di confronto per dare il nostro contributo nell'interesse della città' affinché' il problema venga risolto in breve tempo per evitare il diffondersi del clima di odio che soffia sempre piu' in città'".

UCOII: "Appoggio alle vittime, ignobile intimidazione"

"Abbiamo appreso con preoccupazione che il Circolo Pd di Pisanova (Pisa), nella giornata di sabato,  ha ricevuto una lettera intimidatoria in cui si minaccia l’uso dell’esplosivo nei confronti anche del Consiglio Pastorale Diocesano e della Chiesa Valdese per le loro posizioni favorevoli alla costruzione di una moschea. È ormai da qualche anno che la Comunità islamica di Pisa si trova al centro di una discussione per la costruzione di una moschea e centro culturale islamico in città. Appoggiando la comunità islamica locale e l’integrazione, in difesa della libertà di culto ed esortando al rispetto della Costituzione italiana, il Circolo Arci di Pisanova, il Consiglio Pastorale e la Chiesa Valdese si erano espressi invitando l’amministrazione comunale a trovare una soluzione condivisa per la realizzazione di un centro di culto e culturale richiesto dalla comunità islamica pisana.
L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia esprime la sua più sincera solidarietà e appoggio ai soggetti vittime di questa ignobile intimidazione. Riteniamo questo un atto molto grave e speriamo che ne vengano prese le debite distanze da parte di tutti. L’islamofobia e il razzismo devono essere isolati e contrastati.
L’UCOII invita ancora una volta ad affrontare i temi legati all’integrazione con responsabilità, usando toni lontani da allarmismi, attraverso politiche di inclusione sociale capaci di abbinare sicurezza e umanità, come sancito dalla nostra Costituzione italiana, per la realizzazione di una società più sicura ed equa per tutti".

La ferma condanna di Cgil Pisa

La Camera del Lavoro di Pisa esprime la sua ferma condanna per l’atto intimidatorio compiuto con l'invio di una lettera anonima di minacce recapitata al Circolo PD di Pisa Nova ed al relativo Circolo ARCI nella quale si minaccia anche il Consiglio Pastorale Diocesano e la Chiesa Valdese per essersi espressi a favore della realizzazione della Moschea a Porta a Lucca.
Nell'esprimere la nostra piena solidarietà a quanti hanno ricevuto queste minacce di chiaro stampo eversivo, siamo a condividere la posizione assunta da varie associazioni cittadine, da Partiti, Organizzazioni ed Associazioni in merito alla realizzazione della Moschea a Pisa.
In Pisa e provincia vivono e lavorano ormai da decine di anni, contribuendo attivamente alla crescita della nostra società, cittadini di fede islamica. Negare loro la possibilità di costruirsi un luogo di culto è in netto contrasto non solo al buon senso ma è anche contrario ai nostri principi fondanti sanciti dall’articolo 8 della nostra Costituzione.
Siamo quindi vicini alla Comunità islamica di Pisa ed a quanti si battono, anche nella nostra provincia, per la realizzazione delle libertà civili e religiose contenute nella nostra Costituzione, siamo e saremo sempre in prima fila nel respingere questi vergognosi attacchi.

Dal Dini: professori e personale a favore della Moschea

Cinquantatrè tra docenti e personale ATA del Liceo scientifico Ulisse Dini di Pisa hanno firmato la lettera per sostenere il diritto della comunità islamica a costruire la moschea e per argomentare perché le ragioni addotte dal comune non convincono.

"Come italiani, come laici, come credenti, come cittadini di Pisa, vogliamo manifestare la nostra solidarietà alla comunità islamica della nostra città, a cui viene pretestuosamente negata la possibilità di edificare il proprio edificio di culto, dopo un lungo periodo in cui la comunità si è riunita per pregare  prima, per molti anni, in un garage in pieno centro storico proprio dietro il Comune, e infine più recentemente in un’area periferica del quartiere Porta a Lucca, sotto un capannone nell’area del Centro sportivo universitario.

Negli anni scorsi, una parte della destra cittadina aveva già cercato di indire un referendum per impedire alla comunità islamica di Pisa di realizzare una moschea, con propri fondi, su un terreno regolarmente acquistato, proprio vicino al capannone dove i nostri concittadini si recano ora temporaneamente per il culto.

Anche la campagna elettorale delle ultime amministrative è stata fatta all’insegna della promessa di impedire la costruzione della moschea.

Adesso che quella parte politica è al governo della città di Pisa, si tenta di mantenere l’avventata promessa accampando il pretesto  che vi sia l’improvvisa necessità di un parcheggio proprio sul terreno acquistato dalla comunità islamica.

Non abbiamo trovato nei resoconti della stampa o di chi ha partecipato all’assemblea cittadina del 14 gennaio scorso, convocata dal Sindaco,  argomenti soddisfacenti da parte sua e dell’assessore Dringoli a sostegno di tale necessità. Né il sindaco né l’assessore hanno fugato il timore del contenzioso infinito che seguirà all’esproprio del terreno e che lascerà l’area nel degrado attuale.

Anche a voler ammettere la necessità di nuovi parcheggi proprio in quella zona, è ben strano che non sia stata individuata per l’esproprio un’altra area più vasta, di ben 22.000 metri quadri, contro i 6500 del terreno di proprietà della comunità islamica. Quest’area è proprio di fronte, sull’altro lato di via del Brennero,  in una zona che peraltro nel Piano regolatore è destinata al verde pubblico e al parcheggio.

L’argomento della congestione del quartiere, dove già si svolge il mercato e dove si trova anche lo stadio, ci sembra altrettanto capzioso.  Vogliamo ricordare che l’afflusso per il culto non si sovrapporrebbe all’afflusso dei giorni di mercato e a quello degli incontri calcistici, perché molto semplicemente avverrebbe in giorni diversi: la preghiera dei fedeli è il venerdì.

Pensiamo piuttosto all’argomento implicito che è stato sottaciuto in questa occasione, ma che è la vera ragione per cui si ostacola la costruzione della moschea. Una parte politica della nostra città ha fomentato e ora vuole cavalcare  una avversione cieca verso una collettività religiosa che viene percepita come estranea e ostile.

Lo slogan che più spesso sentiamo ripetere da questa parte politica è “prima gli italiani”. Ebbene, tra coloro che chiedono di costruire la moschea molti sono italiani e italiane. Perché questi nostri connazionali, compatrioti si sarebbe detto una volta, non debbono avere un luogo in cui pregare come ce l’hanno gli altri, oltre ai Cattolici? I Valdesi, gli Ebrei, i Testimoni di Geova, i Mormoni: per ognuna di queste comunità di credenti c’è o c’è stato a Pisa un luogo di culto ufficiale e riconosciuto.

La coesione sociale, il riconoscimento e il rispetto delle differenze tra le comunità presenti in città sono importanti proprio per salvaguardare la sicurezza sociale che la parte politica al governo della città spesso invoca".

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Le minacce arrivate al circolo (Foto da Facebook)

Le minacce arrivate al circolo (Foto da Facebook)

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