"Crediamo che la campagna elettorale per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale di San Miniato potrebbe utilmente fare a meno di polemiche politiciste e di allusioni che lanciano il sasso e ritirano la mano.
Non sappiamo sinceramente a chi sia riferita l'accusa di truffare gli elettori: ragionevolmente non a noi del Comitato CambiaMenti, che ci siamo costituiti oltre un anno fa come movimento di “donne e uomini che hanno in passato votato in modo diverso”, e che “non rifiutano la politica ed i partiti, ma constatano che attualmente, a San Miniato, il sistema politico come è attualmente configurato non è in grado di produrre il cambiamento, e potrà essere rinnovato solo da una forte spinta civica”; e che quindici giorni fa, dopo un anno di incontri, discussioni e importanti battaglie politiche abbiamo presentato una bozza programmatica nel cui preambolo ci presentiamo come “alternativa al sistema di potere e alla rete di interessi che si è venuta costruendo nel nostro Comune” e come una forza contrapposta sia al PD che “si propone, nonostante tutte le lacerazioni interne, in una posizione di continuità” col passato, e alla destra, che “a San Miniato, non è credibile come alternativa perché si è limitata negli ultimi dieci anni a fornire consiglieri di complemento alla maggioranza”.
E anche il ragionamento sulla destra e la sinistra diventa più comprensibile se, al di là delle etichette, si guarda alle proposte. Noi vogliamo che riduzione del consumo di territorio voglia dire che di supermercati non se ne fanno davvero più. Vogliamo che rispetto dell'ambiente voglia dire basta a ogni nuovo impianto inquinante. Vogliamo che le opere pubbliche si facciano secondo un piano pluriennale e non seguendo la logica della rincorsa delle emergenze, delle occasioni, della possibilità di un taglio del nastro o di un subappalto a un amico. Vogliamo che cultura non sia interventi spot ma un volano vero dello sviluppo di San Miniato. Gli altri cosa dicono su questi argomenti?
A noi sembra di aver sposato le ragioni del civismo con quelle dell'ambientalismo, dell'eguaglianza e del rilancio dell'iniziativa pubblica, di uno sviluppo moderno e di qualità. E ci sembra di aver puntato il dito su problemi di trasparenza e di uguaglianza dei cittadini davanti alle istituzioni che nessuno può dire che non siano avvertiti dai cittadini di San Miniato, a meno che non sia costretto a impegnarsi su una linea di continuità così assoluta da apparire addirittura dinastica".
Comitato CambiaMenti
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