Rassicurazioni su tempi e modi di attuazione del decreto sul reddito di cittadinanza e misure concrete per permettere ai centri per l'impiego di affrontare, senza andare in tilt, l'impatto con le novità introdotte dalle nuove norme. A chiederlo, a nome delle Regioni, è stata l'assessore all'istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni. In questa veste l'assessore toscano ha avuto, in settimana, incontri con i colleghi delle altre Regioni e con il Governo.
"Tutti gli assessori al lavoro che nei giorni scorsi hanno incontrato il vice presidente del consiglio e ministro Luigi Di Maio - ha detto l'assessore - hanno manifestato una forte preoccupazione su tempi, personale e modalità organizzative che caratterizzeranno la fase attuativa del decreto".
"Le istituzioni regionali - ha aggiunto - hanno precise competenze legislative in materia di politiche attive per il lavoro e sono pronte a fare la loro parte. Ma occorre che ci sia un'interlocuzione continua e costante, che accompagni sia l'iter della conversione in legge del decreto, sia la fase attuativa. Visto che la strategia ipotizzata dal Governo non prefigura una misura meramente assistenziale e punta sul rafforzamento dei Centri per l'impiego che oggi fanno capo alle Regioni, questa collaborazione è indispensabile. Per questo motivo abbiamo chiesto al ministro Di Maio, trovandolo disponibile, l'apertura immediata di un tavolo tecnico e un calendario di periodici confronti politici".
Le questioni che preoccupano le Regioni sono il rafforzamento dei centri per l'impiego, sia in termini di risorse che di personale, chiarendo bene, fra l'altro, il ruolo del "navigator" istituito dal Governo, le cui competenze riguarderebbero anche le politiche attive per il lavoro la cui titolarità istituzionale è incontestabilmente regionale, il tipo di rapporto di lavoro che lo caratterizza e quali relazioni dovranno avere i navigator con i dipendenti dei Cpi. Un nodo da scogliere con urgenza è anche quello della formazione del personale dei centri, come pure quello che riguarda i meccanismi gestionali e organizzativi, visto il coinvolgimento di diversi enti e soggetti istituzionali che dovranno dialogare fra loro. Infine c'è il problema, anch'esso di basilare importanza, di omogeneizzare le infrastrutture tecnologiche ed informatiche e della necessità che le piattaforme regionali dialoghino con quelle nazionali.
Fonte: Giunta regionale
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