«La proposta che abbiamo avanzato per una lista unitaria alle elezioni europee fa discutere ma per ora resta l'unica in campo per far fronte ai postfascisti della Lega e agli sfascisti del M5S. Per contribuire a costruire un'Europa diversa, più giusta e solidale. Io penso che una proposta analoga è necessaria per tutti i comuni che andranno al voto alle amministrative di primavera. Dobbiamo difendere le istituzioni locali e il tessuto democratico del Paese dagli attacchi di chi non crede nella democrazia rappresentativa e di chi vuole un'autonomia regionale che sarebbe, a tutti gli effetti, la secessione dei più ricchi e la frammentazione dell'Italia. Sono 3.600 i paesi e le città sotto 15 mila abitanti nei quali, senza una lista unitaria civica e di centrosinistra, non si gioca nemmeno la partita. Inoltre, in 230 comuni più grandi è previsto il doppio turno. È evidente che anche per essi vale lo stesso principio. Solo una nuova coalizione aperta e democratica può consentirci di battere le liste della destra e del M5S. Questo non significa una riduzione ad uno di partiti e movimenti o un'ammucchiata. Si tratta semplicemente di alleanze tra forze che scelgono di coalizzarsi per non disperdere i voti e per accettare la sfida in campo».
Lo ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.
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