Tra tre giorni, il 27 gennaio, sarà il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005. La data scelta ha una giustificazione storica e rappresenta un momento cruciale: il 27 gennaio del 1945, infatti, fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz. Si tratta quindi di una ricorrenza internazionale, da sempre celebrata con varie iniziative istituzionali anche a Siena.
Ma quest’anno pare non essere così in quanto, ad oggi, non risulta alcuna iniziativa istituzionale del Comune di Siena sui canali ufficiali: nessuna convocazione di Consigli Comunali straordinari alla presenza degli studenti, nessuna inaugurazione di mostre legate agli orrori della Shoah e neanche approfondimenti di carattere storico-culturale dedicati alla pagina più tragica del novecento. Come si giustifica il fatto che, mentre nelle nostre scuole le insegnanti organizzano percorsi didattici sull’Olocausto e i nostri giovani visitano i campi di sterminio con il Treno della Memoria della Regione Toscana, né la Giunta né la Presidenza del Consiglio Comunale hanno organizzato qualcosa in un giorno così importante?
Chiediamo quindi all’amministrazione comunale se si tratti di dimenticanza o di una precisa scelta politica, ritenendo in entrambi i casi il fatto gravissimo. Se poi fosse vero quanto anticipato dalla stampa rispetto ad una possibile unificazione del Giorno delle Memoria (della Shoah) con quello del Ricordo (delle foibe), la strada intrapresa dalla giunta De Mossi sarebbe ancora più infelice: si confonderebbero così due eventi entrambi tragici ma estremamente diversi tra loro, incomparabili dal punto di vista storiografico, anteponendo la propaganda politica di parte alla verità storica del nostro passato recente. In altre parole, un’operazione preoccupante di revisionismo storico che snaturerebbe il senso stesso della ricorrenza, svuotandola di significato.
Infine, l’assenza di un’iniziativa istituzionale in occasione del Giorno della Memoria rappresenterebbe un precedente unico e grave, di cui la nostra città, culla della democrazia e della cultura universale, si macchierebbe agli occhi dell’Italia e del Mondo.
l sindaco Luigi De Mossi riposizionerà la targa in memoria delle sorelle Graziella e Marcella Nissim
Venerdì 25 gennaio alle 12.30 alla Scuola Saffi di Siena, il sindaco Luigi De Mossi riposizionerà la targa in memoria delle sorelle Graziella e Marcella Nissim, di 14 e 20 anni. Le due sorelle, insieme alla madre Gina Sadun di 47 anni, furono prelevate all'alba del 6 novembre del 1943 arrestate, deportate e successivamente assassinate ad Auschwitz. Le due sorelle avevavo frequentato la Scuola Saffi.
Fonte: Ufficio stampa
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