Il Libro della vita, ecco Claudio Vercelli con 'I sommersi e i salvati'

Quinto appuntamento della quinta edizione de Il Libro della vita, una delle rassegne metropolitane più attese sulla promozione del libro e della lettura, in cui gli ospiti raccontano in cinquanta minuti il libro che gli ha cambiato la vita. Domenica 27 gennaio 2019 alle 11 nell'Auditorium del Centro Rogers in piazza Resistenza a Scandicci (fermata tramvia Resistenza), lo storico Claudio Vercelli parla de “I sommersi e i salvati” di Primo Levi. Il Libro della Vita è un progetto del Comune di Scandicci con il patrocinio di Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze. In tutto undici appuntamenti domenicali a partire dal 18 novembre 2018 fino al 24 marzo 2019, alle ore 11, nell'Auditorium del Centro Rogers in piazza Resistenza a Scandicci (fermata tramvia Resistenza). Racconti personali e inediti, ricchi di pretesti per far innamorare il pubblico di un libro. L'ingresso agli incontri è gratuito fino ad esaurimento posti. Info www.librodellavita.net, #librodellavita .

Novità di quest'anno i tre incontri della nuova proposta “Le città della vita”, uno spin-off che si sposta la sera alle 21 sempre in Auditorium con il racconto di Napoli di venerdì 25 gennaio, con Raffaele Palumbo, di Trieste (sabato 2 marzo Simone Cristicchi) e Firenze (venerdì 15 marzo Benedetto Ferrara), mantenendo il format dei 50 minuti di presentazione, dove l'attenzione si rivolge ad una città che ha contribuito in maniera forte e indelebile al carattere e alla personalità dei nostri ospiti. Il Libro della Vita è curato da Raffaele Palumbo.

Claudio Vercelli è uno storico italiano contemporaneista. Le sue aree specifiche di competenza sono la storia europea del Novecento, quella mediorientale e i regimi totalitari. Compie i suoi studi presso la Statale di Torino e la Statale di Milano prima in Scienze Politiche con indirizzo politico-internazionale e quindi formandosi come storico contemporaneista di relazioni internazionali. Si occupa di deportazioni, di sistemi concentrazionari, di genocidi e di negazionismo dell'Olocausto, argomenti sui quali ha pubblicato diversi saggi storici, partecipato a conferenze e convegni. È inoltre docente di storia dell'ebraismo all'Università Cattolica di Milano e di storia dell’Europa contemporanea presso l’Università Popolare di Torino. Numerosi i suoi studi monografici su diversi temi di storia contemporanea. Una peculiarità dello storico torinese come studioso dell'Olocausto, è stato l'interesse rivolto anche ai non ebrei deportati ed imprigionati nei campi di concentramento, così come, più in generale, a tutte quelle altre categorie che lo furono per ragioni politiche, etniche e religiose

“I sommersi e i salvati” di Primo Levi - “È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire”. In otto, densi capitoli Primo Levi torna sull’esperienza dei Lager nazisti per leggerla non come un fatto conchiuso, un evento imprevedibile e circoscritto, insomma un incidente della Storia, ma come una vicenda esemplare attraverso cui è possibile capire fin dove può giungere l’uomo nel ruolo del carnefice e in quello della vittima. Le domande cui Levi risponde con l’equilibrio e la lucida fermezza che siamo soliti riconoscere ai classici, investono frontalmente il nostro oggi e si propongono alle nuove generazioni, per le quali la parabola nazista si va facendo sempre più lontana e più sfumata. Quali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario, e quali le tecniche per annientare la personalità di un individuo? Quali rapporti si creano tra oppressori e oppressi? Chi sono gli esseri che abitano la “zona grigia” della collaborazione? Come si costruisce un mostro? Era possibile capire dall’interno la logica della macchina dello sterminio? Era possibile ribellarsi ad essa? E ancora: come funziona la memoria di un’esperienza estrema? Che cosa sapevano, o volevano sapere, i tedeschi? Levi non si limita a chiarire gli aspetti del fenomeno Lager che fino ad oggi restavano oscuri. Il suo è anche un libro “militante” che si batte contro ogni falsificazione e negazione della realtà, contro l’inquinamento del senso etico e l’assuefazione a quella degradazione dell’umano che riempie le cronache di questi decenni. I sommersi e i salvati rappresenta un contributo importante alla fondazione di una nuova, vigile coscienza critica. Il volume, la cui stesura ha richiesto dieci anni, fu pubblicato da Einaudi nella primavera del 1986.

Fonte: Comune di Scandicci - ufficio stampa

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