Firenze in carrozzina da Est a Ovest: l'odissea di Becattini e Pandolfi (Forza Italia)

Il responsabile provinciale e regionale del dipartimento per la disabilità di Forza Italia, Marco Becattini e la coordinatrice comunale di Montaione Cinzia Pandolfi hanno attraversato la provincia di Firenze da est a ovest, per effettuare una serie di sopralluoghi tesi a verificare l’accessibilità agli spazi pubblici e ai servizi essenziali. Purtroppo il percorso non è stato privo di criticità.

Nel tragitto dal Girone alla piazza dell’Isolotto il primo, piccolo problema: sull’autobus Ataf delle 10.05 con destinazione Piazza San Marco il campanello di richiesta di fermata dedicato ai disabili non funziona e l’unica soluzione è quella di chiedere a voce al conducente. Una volta scesi, l’autista dell’autobus informa i nostri “turisti” che la pedana per la salita/discesa non funziona e così i due proseguono a piedi. Nel percorso tra via degli Arazzieri e via XXVII Aprile sugli scivoli manca la guida per i non vedenti e i marciapiedi sono pieni di biciclette chiuse con lucchetti ai pali e ciò rende difficile passare con la carrozzina.

Arrivati davanti alla fermata del bus San Zanobi, i nostri “controllori” notano che sul lato destro manca la fermata videovocale mentre tutti e due i lati sono privi di pensiline. E’ l’ora di un ristoro ma la caffetteria non è dotata di scivolo per l’ingresso dei disabili. Alla lamentela dei due il barista risponde che lo scalino è basso e che non è difficile da superare. In via Nazionale gli hotel Kursaal e Ausonia non dispongono del campanello per disabili né dello scivolo, mentre più avanti, davanti la buca sul marciapiede impedisce a Becattini di passare oltre. Grazie a due passanti di buon cuore il problema viene superato.

Il tragitto dalla Stazione alle Cascine in tramvia sembra proseguire senza intoppi ma arrivati alla fermata prescelta, nonostante il suono del campanello e il tentativo di richiamare l’attenzione del conducente, il tempo di fermata è troppo breve e non consente a Becattini di scendere in tempo e così il viaggio prosegue fino alla fermata successiva.

Una volta arrivati a piazzale Kennedy è l’ora di tornare verso casa ma ottenere un taxi purtroppo non è facile. Il primo numero di telefono fa attendere i due un tempo apparentemente infinito perché non sono disponibili temporaneamente i taxi per disabili mentre al secondo rispondono che la corsa per i portatori di handicap va prenotata con un giorno di anticipo. Così Becattini e Pandolfi si trovano costretti a tornare a piedi fino a piazza San Marco per riprendere l’autobus che li riporta al Girone.

Purtroppo è stata un’altra giornata come tante per quelle persone che, essendo disabili, si trovano ad affrontare ostacoli dei quali le persone che non hanno gli stessi problemi non si accorgono nemmeno. Eppure non ci vorrebbe molto per rendere la vita più facile a queste persone. Forse basterebbe un po’ più di buon senso, un po’ più di attenzione e senso civico, da parte di tutti. Tutte cose che a Firenze, ai suoi amministratori, ai suoi negozianti e ai suoi cittadini non dovrebbero mancare ma alle quali spesso non si da il giusto peso.

Fonte: Ufficio stampa

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