L’artista cerretese Massimo Barlettani espone nella personale dal titolo “All you need is flowers”, curata da Filippo Lotti, che sarà inaugurata a Napoli venerdì 25 gennaio alle ore 19.00 presso gli spazi della Galleria P.R.A.C. Piero Renna Arte Contemporanea.
La mostra presenta la ricerca su uno degli elementi naturali più amati dagli artisti di tutti i tempi. Raffigurati con il loro potere evocativo, l’universo immaginario ed immaginifico, i fiori sono i protagonisti assoluti di “All you need is flowers”.
Ventiquattro opere di vari formati che raffigurano l’universo dei fiori con la loro immensa capacità di comunicare bellezza attraverso i cromatismi dei petali, l’esplosione dei pistilli, le molteplici sfumature delle corolle, le tonalità degli steli e delle foglie. Una festa di fiori dove le opere sembrano animarsi, muoversi e danzare in una sinfonia di colori restituendo un grande senso di armonia.
Massimo Barlettani da sempre, sia come artista sia come professionista della comunicazione, ha fatto della creatività e dell’estetica il proprio credo. La sua ricerca artistica si è sviluppata con un percorso che dalla pittura astratta si è evoluto in una ridefinizione figurativa di elementi iconici in particolare figure femminili ed elementi naturali.
Una pittura fatta di velature e luce, masse e vuoti, forme e dettagli che riconduce alla grande pittura impressionista, passando attraverso l’arte giapponese fino ai geni della fotografia contemporanea.
Artista sensibile e raffinato, Barlettani ama raffigurare i fiori per tutto quello che rappresentano nel nostro immaginario: amore, bellezza, sesso, vita e morte.
E lo fa attraverso una pittura rarefatta, dove la bellezza delicata e, al contempo, carnale del fiore, le venature del petalo o la simbologia del pistillo, si confondono e si esaltano all’interno di uno sfondo lattiginoso, dal quale traspare la lucentezza dell’oro. Oro usato propriamente a sottolineare la preziosità del soggetto.
Ciclamini, iris, tulipani, papaveri, le calle con la loro corolla scultorea, le rose con il loro simbolismo, le complicate architetture dell’orchidea, fino alla leggerezza dei fiori di campo.
Una pittura lenta, meditativa, attenta, sviluppata in varie fasi. La stesura del fondo metallizzato, innanzi tutto, che trasparirà attraverso un successivo strato chiaro, lattiginoso. Le colature successive, le spugnature a creare profondità, le pennellate attente e vibranti.
I suoi fiori vivono solo lì, sulla tela, sono a se stanti e si bastano, sono estrapolati da un contesto reale perché sono insieme, icona e archetipo del fiore, sono una poesia evocativa nella quale lo spettatore si perde.
La mostra resterà aperta, ad ingresso libero, fino al 20 marzo 2019, da martedì a sabato dalle 17,00 alle 19,30 e su appuntamento
Fonte: Ufficio stampa
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