La squadra di canoa fluviale non sarà presente alle premiazioni della società Canottieri Comunali Firenze in programma per sabato 19 gennaio in Palazzo Vecchio. La decisione è stata presa dagli atleti per protestare contro la sostanziale chiusura della storica squadra.
Meno di quattro anni fa, nel 2015, l’atleta Costanza Bonaccorsi, ha portato a Firenze per la seconda volta consecutiva il titolo mondiale della sua categoria, e soltanto lo scorso anno, Cosimo de Marco ha vinto la medaglia di Campione Italiano under 23, titolo che mancava da almeno cinque anni. Ma nel 2019 la società si appresta ad affrontare la stagione agonistica senza una squadra fluviale.
La sospensione dell’attività è la conseguenza dell’errata gestione del Centro di avviamento allo sport (CAS) della Comunali e dell’indifferenza con la quale il consiglio della società ha risposto ai segnali di allarme e alle richieste di intervento avanzate negli ultimi due anni dagli atleti e dall’allenatore.
La mala gestione del CAS ha ridotto drasticamente il numero dei nuovi atleti (da 120 nel 2012 a circa 60 nel 2018) impedendo di fatto il naturale ricambio generazionale all’interno della squadra. Così, a fine stagione 2018 gli atleti più grandi hanno lasciato la squadra, ma nessun giovane ha preso il loro posto. Il tutto è accaduto sotto gli occhi del nuovo consiglio che, nonostante le numerose segnalazioni verbali e scritte, ha deciso di non agire per il futuro della squadra, portando la sua storia al capolinea dopo circa 50 anni di attività svolta sempre ai massimi livelli nazionali e internazionali. Un consiglio che, in due anni di mandato, ha portato al declino di due squadre agonistiche - oltre alla chiusura della fluviale la squadra di canoa Polo ha subìto un dimezzamento degli atleti - e all’allontanamento di tre allenatori.
“L’amarezza mia e degli atleti è tanta”, commenta l’ex allenatore dei fluviali Elia Fianchisti. “Non solo per i 50 anni di storia buttati via, ma anche e soprattutto per l’indifferenza con la quale la società sta affrontando la situazione. É da oltre un anno che io e altri ex atleti ci siamo resi disponibili per prendere in mano il CAS e garantire continuità alla squadra, ma i nostri progetti di rilancio sono rimasti inascoltati fino a situazione ormai compromessa. Per questo, con molto rammarico, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni nella speranza che questo atto desse una scossa al consiglio, ma ad oggi niente è successo. All'orizzonte, per la squadra fluviale c’è soltanto la chiusura, prospettiva che, oltre ad essere imbarazzante nei confronti della Federazione Italiana Canoa e Kayak, non farà bene né alla società, né alla città di Firenze che in questo sport può vantare una tradizione consolidata da tempo”.
Fonte: Ufficio stampa
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