Arresti domiciliari per il marito dell'amante, chiesti 2 anni per il magistrato

Mise agli arresti domiciliari il marito della sua nuova amante quando era sostituto procuratore a Firenze. Per questo il pm ha chiesto 2 anni per il magistrato Vincenzo Ferrigno nel processo per abuso d'ufficio che lo vede imputato a Genova. Anche la donna è imputata, e per lei l'accusa ha chiesto una pena di 1 anno e 6 mesi, mentre la difesa ha chiesto l'assoluzione. La prossima udienza del procedimento, per eventuali repliche e sentenza, è prevista per il 24 gennaio.

Ferrigno conobbe la coppia nel 2015, quando la donna denunciò il marito, un medico dentista, per averla minacciata di morte nel corso di una lite. Il fascicolo fu assegnato a Ferrigno, che ritenne non vi fossero elementi per sostenere l'accusa. Il medico mosse una contro querela contro la moglie. Il pm Ferrigno chiese l'archiviazione una prima e una seconda volta. Arrivò l'ordine di procedere con nuovi accertamenti da parte del gip. Ferrigno conobbe i due in questa fase, quando li convocò per sentirli. Secondo l'accusa Ferrigno e la donna iniziarono una relazione e poco dopo il magistrato chiese gli arresti domiciliari per il marito di quella che era diventata la sua amante.

L'ex marito della donna presentò un esposto da cui sono partite le indagini. Gli atti dell'esposto furono poi trasmessi alla procura di Genova competente per le indagini sui magistrati del distretto toscano. A Genova pende un altro procedimento su Ferrigno, per falso, arrivato alla corte di appello dopo che il magistrato è stato prosciolto con sentenza di non luogo a procedere in udienza preliminare. La procura ha fatto ricorso. L'accusa di falso riguarda la relazione che Ferrigno consegnò al procuratore Giuseppe Creazzo dove doveva spiegargli i fatti relativi alla stessa vicenda.

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