Amianto, ribaltata sentenza: Inail condannata a risarcire vedova di operaio morto

Il Palazzo di Giustizia di Firenze (foto gonews.it)

Un'operaio della Solvay di Rosignano morì a causa di un cancro al polmone per esposizione ad amianto: quest'oggi la Corte d'Appello di Firenze, sezione lavoro, ha condannato l'Inail a risarcire la vedova, ribaltando la sentenza di primo grado. Lo afferma l'Osservatorio nazionale amianto.

"La Corte di Appello di Firenze ha condannato l’INAIL a costituire la rendita dei superstiti a favore di Giuseppa Cucchiara. L’istituto nazionale dovrà pagare i ratei alla vedova di Franco Ponsi, rimborsando le spese processuali ed elargendo anche gli arretrati dal 2004 - spiega Ona -. Questo è il verdetto della Corte di Appello di Firenze, che smentisce il Tribunale di Livorno. I giudici avevano ingiustamente rigettato le richieste presentate da legale della vedova, Ezio Bonanni.

Franco Ponsi era affetto da cancro al polmone e aveva lavorato nell’impianto Solvay di Rosignano. Dopo anni è deceduto a causa di un cancro. Solo molto tempo dopo la vedova è venuta a sapere che tale neoplasia aveva avuto origine dall’esposizione ad asbesto per motivi professionali. Alla luce di tali notizie si è affidata all’avvocato Ezio Bonanni , per essere tutelata. Il legale ha promosso l’azione giudiziaria nei confronti dell’INAIL. Lo Sportello Amianto ONA Rosignano, coordinato da Massimiliano Posarelli e da Antonella Franchi, con il sostegno legale dell’avvocato Bonanni, ha avviato a partire dal 2010 più di 200 azioni nei confronti dell’INAIL, molte delle quali a buon fine già in sede amministrativa, altre in sede giudiziaria. Alcune pronunce giudiziarie erano state però negative ed è per questo motivo che ONA ha perseverato con azioni di impugnazione presso la Corte di Appello di Firenze".

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