La preoccupazione che la “costituzione del centro trapianti multiorgano presso l’azienda ospedaliero universitaria di Careggi possa portare a un futuro depotenziamento di quello pisano” è oggetto dell’interrogazione presentata dal gruppo Sì – Toscana a sinistra in Consiglio regionale. La risposta dell’assessore alla Sanità Stefania Saccardi è stata chiara: “Sarebbe irrazionale cambiare l’assetto attuale e poco responsabile depotenziare il sistema” ha detto citando la delibera di Giunta approvata lo scorso 17 dicembre, e l’allegato A che individua con precisione i diversi centri in Toscana (trapianto di rene: tre centri presso le Aziende ospedaliero universitarie Careggi, pisana, senese con un programma che prevede una lista di attesa unica regionale; trapianto di cuore presso l’Azienda ospedaliero universitaria senese; trapianto di fegato presso l’Azienda ospedaliero universitaria pisana; trapianto di polmone presso l’Azienda ospedaliera universitaria senese; trapianto di pancreas isolato presso l’Azienda ospedaliera universitaria pisana; trapianto di rene-pancreas presso l’Azienda ospedaliera universitaria pisana).
“Il sistema trapiantologico toscano è parte di un sistema più ampio” ha comunque spiegato l’assessore che ha anche rilevato come il centro multiorgano di Careggi debba essere “correttamente interpretato”. “È un processo di innovazione strutturale” e alla base restano comunque “atti di governo precisi” che Saccardi si augura possano aiutare a capire “dove stanno i discorsi e dove la realtà delle scelte”.
Il consigliere regionale Paolo Sarti, anche vicepresidente della commissione sanità, ha dichiarato una “soddisfazione relativa”. “Il depotenziamento temuto non esiste e questo ci conforta ma i timori ci sono stati ed è giusto rassicurare”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
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