Pittore e poeta, Corazzano piange Stefano Renieri

Corazzano (San Miniato) è in lutto, è morto Stefano Renieri, aveva solo cinquantasei anni. Lo piangono la madre Mara e tutti i suoi parenti, ma anche gli abitanti del borgo della Valdegola.

“Renieri era un grande artista – dice Andrea Mancini, amico ed estimatore -, suoi alcuni libri importanti, come 'Tale è il suo portamento', uscito dall’editore Scheiwiller nel 1993, con prefazione di Luciano Marrucci, ma vanno ricordate anche le opere esposte in alcune mostre, l’ultima a Corazzano, voluta dall’intero paese, che come per una premonizione, lo ha voluto omaggiare appena due mesi fa. Renieri è tra l’altro presente anche fuori d’Italia, nelle collezioni di grandi scrittori, come Fernando Arrabal, o di grandi registi, come l’argentino Sergio Aguirre”.

Renieri, da sempre abitante a di Corazzano o nei suoi immediati nei dintorni, tanto bene aveva evocato e rappresentato quelle terre. Ad esempio in un’altra mostra allestita nel 2002 al Teatro di Quaranthana, sempre a Corazzano. La mostra si intitolava 'Sentinella contadina', con un protagonista (nel quale l’autore rappresentava il proprio padre, boscaiolo) a guardia di tradizioni e di costumi che si vanno perdendo, di un modo di vivere delle persone di quei luoghi. Nelle presentazioni che furono fatte allora si parlava di Giotto, un pittore che della semplicità ha saputo fare anche la sua grandezza, la sua complessità. Renieri era un pittore poeta, figlio di una lingua vera come quella di San Francesco, e grande, come alcuni poeti contadini, la cui parola ancora illumina almeno chi ancora li conosce.

“Avevamo in preparazione, per il 16 febbraio – dice ancora Mancini – una mostra al Teatro Il Momento di Empoli e sarà senza Stefano. Ne faremo un’occasione per ricordarlo. I quadri degli ultimi anni dimostrano la grande maturità acquisita. Molti di questi rappresentano una specie di Pietà: sono Madonne che tengono sulle ginocchia il corpo di Cristo, sembrano riprodurre le icone della chiesta orientale, ma in realtà riescono a realizzare straordinari elementi di novità, momenti originali, che hanno saputo interessare anche le persone semplici che li hanno visti nell’ultima mostra che ho curato per Renieri, quella appunto a Corazzano”.

Di Renieri bisogna anche ricordare un altro libro, cioè 'Cecco Rivolta', pubblicato nel 2002 da Titivillus. Si tratta di una narrazione autobiografica, a volte drammatica, perché l’eroe della storia, il poeta Francesco Maria Istivan Rivolta, viene regolarmente bastonato, in un rapporto con il mondo e con l’altro sesso tutt’altro che tranquillo, ma che comunque esiste. “Le donne che lo bastonano –dice ancora Mancini nella postfazione -, lo lapidano, lo riempiono di cenere e di lapilli, comunque non sono indifferenti, e c’è sempre una di loro che torna indietro a sistemargli la cravatta, perché appunto tutto si ricompone ‘davanti a Dio e al provvido creato’. Insomma, una tragedia buffa, lo scherzo e il tragico, Pulcinella e Arlecchino, ancora personaggi, anzi amici di Cecco Rivolta”.

Fonte: La conchiglia di Santiago

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