«La fibromialgia è una malattia complessa e per molti aspetti controversa, per questo ritengo un passo avanti significativo il fatto che la Toscana abbia definito un percorso assistenziale specifico in cui si individuano competenze, riferimenti territoriali e procedure diagnostiche e terapeutiche per i pazienti».
A dichiararlo il consigliere regionale del Pd Enrico Sostegni, commentando l’approvazione da parte del Comitato tecnico scientifico del Governo clinico di un documento con cui si definisce il percorso assistenziale regionale per la presa in carico delle persone con fibromialgia.
«La questione è da tempo all’attenzione degli organismi preposti e dell’assessorato alla Sanità – spiega il consigliere – e dopo l’approvazione di un percorso di Attività Fisica Adattata (AFA) per i malati fibromialgici era necessaria l’individuazione di un percorso diagnostico terapeutico omogeneo a livello regionale. Io stesso –prosegue - avevo presentato alcuni mesi fa un’interrogazione specifica sul tema, stimolato anche dall’importante lavoro di associazioni come Aisf, che con la sua referente ad Empoli Annamaria Tinacci è costantemente impegnata per migliorare la vita di chi soffre di questa patologia, supportata validamente dall'assessorato alla sanità che ringrazio per l'impegno».
Il documento approvato dal Comitato tecnico scientifico è, secondo il consigliere, una risposta concreta, che nasce dal lavoro di un gruppo di esperti che grazie ad un approccio multidisciplinare ha provveduto alla stesura di un percorso assistenziale da applicare nella vita reale a partire dal primo livello rappresentato dal medico di medicina generale fino al secondo livello rappresentato dallo specialista.
«Sarà ora fondamentale il riconoscimento e l’applicazione di questo percorso in tutte le aziende del Sistema sanitario regionale» conclude Sostegni, ricordando anche che resta aperto il tema dell’esenzione per patologia cronica e invalidante, attualmente all’attenzione della commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA che sta completando la valutazione, soprattutto dal punto di vista delle coperture finanziarie, della richiesta di inserimento della malattia nell’elenco delle malattie croniche esenti.
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