Su questo argomento riteniamo ci sarebbero tutti gli ingredienti per fare i nostri complimenti alla attuale amministrazione comunale. Avevamo già detto che, come nel privato, chi sbaglia è giusto che paghi, a maggior ragione se si tratta di servizio pubblico con stipendi pagati dai cittadini. Su questa storia però avevamo già detto, e in questa sede lo ripetiamo, che ad indagare è stata la procura, la quale aveva già verificato l’inconsistenza dei rilievi verificati a mezzo di telecamere nascoste.
Ma l’amministrazione, che ha a cuore i denari dei cittadini, che fa? Procede con una sanzione esemplare. E sul Web, giù elogi e plausi per questo atto esemplare contro una classe lavorativa che, si sa, è fannullona e scanzafatiche; spesso quelli che troviamo allo sportello dei tributi o in risposta ai tanti balzelli in cui rimaniamo impigliati nella vita di tutti i giorni: un certificato, la dilazione di un debito, una multa, la tassa dei rifiuti, l’imu. Fin qui tutto sembrerebbe normale, tanto da ricevere, come detto, anche i nostri complimenti.
Insomma il furtivo caffè sembrerebbe ampiamente ripagato grazie ad una amministrazione attenta. Usiamo il condizionale perché, purtroppo, le cose non ci sembra possano essere viste in quest’ottica; quanto raccontato è, purtroppo la pelle, il primo strato superficiale del fatto e spieghiamo perché la montagna ha generato il topolino anche se, il topolino sembri appagare la sete di vendetta contro il settore del pubblico impiego che spesso ci troviamo davanti quando anneghiamo nella foresta della burocrazia: Prendiamo Punto per punto
1) se la procura ha deciso di archiviare e l’amministrazione ha infierito salgono le probabilità che i dipendenti facciano opposizione al provvedimento; questo tradotto vuol dire che una bella stagione per i giudici e gli avvocati sta per cominciare. I giudici saranno li a girarsi i pollici in trepida attesa di affrontare il giudizio riguardante i caffè di Santa Maria a Monte; gli avvocati di parte saranno li in attesa di un incarico, magari da parte dei sindacati; una parte di essi riceveranno l’ennesimo incarico da parte di questa amministrazione; tali ultimi consulenti costeranno ad occhio ben più di qualche caffè.
2) quando si sanziona così pesantemente una parte di dipendenti (pesantemente rispetto al fatto evidenziato) in un comune come il nostro si deve mettere in conto anche l’elemento disservizio e danno indiretto derivante dall’aver minato lo spirito di squadra e la collegialità che si traduce in peggior accoglienza verso il cittadino e minore eficienza dell’intera macchina amministrativa.
3) L’appropriatezza della sanzione rispetto al fatto compiuto è inoltre legalmente garantita perché altrimenti si rischia di commettere anche un abuso di potere. Abuso soggetto a ricorso e richiesta danni morali e materiali. Noi naturalmente auspichiamo, per le tasche dei cittadini, che questa eventualità non venga dimostrata dalle parti sorprese in difetto.
4) da parte di questa amministrazione evidenziamo inoltre la totale incuranza nell’aver almeno salvaguardato, se non la credibilità dei singoli colpevoli colti in fallo, la credibilità dell’ente pubblico che è un tutt’uno fra parte politica e squadra tecnica che la dirige a mezzo dei preposti che sono, o dovrebbero essere, i responsabili di settore.
Detto questo, Leu ritiene che, come al solito prima di emettere giudizi di facciata, sia necessario attendere la fine di questa vicenda che prevediamo sarà ancora lunga.
A a chi ha già emesso la sentenza in pubblica piazza e ha già stilato, in una lista, il costo dei dieci caffè diciamo che i conti si fanno alla fine, e in una storia ignobile come questa tutti avranno perso ma per primi a perdere saremo, ancora una volta, noi cittadini e le istituzioni che dovremmo invece difendere.
Liberi e Uguali S. Maria a Monte
Notizie correlate
Tutte le notizie di Santa Maria a Monte
<< Indietro