Il famigerato ‘decreto Salvini’ ormai trasformato in legge con la fiducia richiesta dal governo è un provvedimento scellerato, discriminatorio e lesivo dei diritti fondamentali delle persone, che genera di fatto insicurezza diffusa.
Per questo, nell’ambito dell’assemblea #SullaStessaBarca facciamo appello alla popolazione pratese e agli amministratori locali per rispondere con coscienza, attraverso atti di disobbedienza civica.
In gioco sono tutti i principi sostanziali della nostra democrazia: l’uguaglianza, la dignità delle persone, il rifiuto delle discriminazioni razziste, la solidarietà, la convivenza pacifica e i diritti fondamentali di tutte di tutti.
Il D.L. 113/2018, ormai divenuto legge, entra in contrasto non solo con il diritto internazionale e le norme che regolano la materia d’asilo, ma anche con gli art. 2 e 10 della Costituzione attraverso i quali la Repubblica deve riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo e l’ordinamento giuridico italiano deve conformarsi alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute.
La persecuzione dei poveri invece che della povertà, in nome di sedicenti lotte al “degrado” viene da stagioni politiche precedenti ed è stata perpetrata anche da quei governi democratici che, rincorrendo la destra su emergenze e paure hanno finito per consegnare a Salvini le chiavi del Ministero dell'Interno.
L’impossibilità di accedere alla “Fortezza Europa” in modo legale consegna nelle mani dei trafficanti di esseri umani le vite delle migliaia di persone che vivono inumane sofferenze nel tentativo da raggiungerla.
Nel ‘decreto (in)sicurezza’ non sono presenti infatti provvedimenti per smantellare la tratta e, mentre l’Europa chiude i porti, coloro che non sono ancora riusciti a lasciare le coste libiche stanno morendo di fame e torture nei centri di detenzione finanziati dai nostri stessi governi.
L’esclusione dei richiedenti asilo dalla possibilità di iscrizione anagrafica vìola i diritti universali come quello alla salute o all'istruzione per una specifica categoria di migranti legalmente soggiornanti sul territorio, contravvenendo alla Costituzione e al Testo Unico sull’Immigrazione. Tale negazione non è solo incivile e spregevole, ma comporta ricadute pesanti per l'intera comunità ai margini della quale vivono nell'ombra persone escluse dai servizi essenziali.
L’intento di una legge simile sembra quello di voler creare il caos per alimentare la propaganda xenofoba e quindi i consensi verso lo stesso autore di questa infamia legalizzata. Lo smantellamento del sistema SPRAR, l’unico dispositivo di accoglienza strutturato, in favore dei centri con funzioni “straordinarie” rappresenta un ulteriore presupposto per l’incremento delle tensioni sociali e, parallelamente, di un controllo pervasivo degli individui.
Andiamo in direzione ostinata e contraria e non saremo soli, anzi. Sosteniamo la rivolta dei sindaci e di coloro che hanno deciso di dire no a questa legge discriminatoria e incostituzionale.
A questa città e al suo sindaco Biffoni, chiediamo di andare oltre la propaganda e di ribellarsi al DL.113 come hanno fatto molti altri sindaci italiani. Lo chiediamo al primo cittadino e delegato ANCI all’immigrazione.
Facciamo appello ad associazioni, movimenti, attiviste, attivisti, tutte e tutti coloro che lottano contro le disuguaglianze e le sopraffazioni di un sistema sempre più violento, a scendere in piazza per manifestare la propria solidarietà sabato 12 gennaio, dalle ore 18.00 davanti alla Prefettura di Prato, contrastando questo provvedimento iniquo affinché non ci sia più ‘NessunEsclus*’.
Diffidiamo le autorità locali dal ripetere esperienze fallimentari e socialmente pericolose di abbandono di richiedenti asilo o altri soggetti emarginati, come avvenuto fra maggio e luglio 2017; e chiediamo all'amministrazione comunale di non applicare le parti palesemente incostituzionali del "decreto (in)sicurezza", come quella sul divieto di iscrizione all'anagrafe.
ANPI Prato
ARCI Prato
CGIL Prato
Meltin-Po
LeftLab
Le Mafalde
gruppo EMERGENCY Prato
Rete degli Studenti Medi Prato
Associazione 6 Settembre di Figline
GD Prato
Prato 2040
Prato In Comune
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