Formazione: modifiche al regolamento, novità sui tirocini non curriculari

La seconda commissione, guidata da Gianni Anselmi (Pd), ha espresso parere favorevole a maggioranza – favorevole il Pd, astenuti i commissari di Lega e M5S – ad alcune modifiche al regolamento di attuazione della normativa della Regione in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale. Le nuove disposizioni riguardano, tra l’altro, la disciplina complessiva sui tirocini non curriculari (esperienza formativa al di fuori del percorso di studi), ai quali viene estesa la procedura informatizzata garantita per l'attivazione e lo svolgimento. Attraverso il sistema informativo si intende agevolare il monitoraggio e il controllo sui tirocini ed è prevista in questo senso anche una stretta collaborazione con l’Ispettorato nazionale del lavoro.

Nel parere rilasciato la commissione esprime anche una raccomandazione alla Giunta, accogliendo la proposta del consigliere Marco Niccolai (Pd) e invocando “flessibilità” nella previsione che impedisce allo stesso tutore nominato del soggetto promotore di seguire più di 20 tirocinanti. “Sebbene siano comprensibili lo spirito e la ratio della norma - sono le parole di Niccolai - si possono creare problematiche organizzative assai rilevanti sia per i soggetti privati che per i soggetti pubblici”.

Cambia anche l’importo del rimborso spese. Mentre prima si prevedeva un importo unico, adesso si distingue tra chi garantisce una partecipazione minima al tirocinio pari al 70 per cento delle presenze su base mensile, cui spetta  il rimborso di 500 euro lordi al mese, e chi invece assicura una presenza inferiore al 70, ma uguale o superiore al 50 per cento, cui spetta un rimborso di 300 euro.

Oltre alla materia dei tirocini non curriculari, le modifiche al regolamento d’iniziativa della Giunta individuano il centro per l'impiego come unico soggetto titolato in Regione a erogare i servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze, e variano la composizione delle commissioni di esame nominate dalla Regione per il rilascio del certificato di competenze, con l’aumento del numero di componenti da due a tre a garanzia della procedura.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

Notizie correlate


<< Indietro

torna a inizio pagina