“Finalmente siamo stati ascoltati e visto quello che ci hanno fatto fin qui non è un aspetto marginale anche perché siamo riusciti a convincere il rappresentante del Governo che quel decreto è sbagliato e che al settore serve una nuova legge” così Giorgio Silvano Dell'Artino, presidente di Azione Ncc, l'associazione delle aziende di servizio di trasporto pubblico con conducente, riassume il senso dell'incontro con il viceministro ai trasporti Edoardo Rixi tenuto stamani a Roma con tutte le sigle sindacali del settore Ncc.
“Resta l'amaro in bocca - aggiunge Dell'Artino – per la mancata cancellazione o per lo meno la sospensione dell'art. 29 1 quater della legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea. Cioè di quella disciplina che prevede, nello specifico, che l'auto con conducente che svolge servizio di trasporto pubblico non di linea debba rientrare in deposito una volta finito il servizio e da quel deposito debba ripartire ogni volta che deve svolgere un nuovo trasporto”.
“C'è però consapevolezza che sia una norma sbagliata oltreché lesiva del diritto alla concorrenza- aggiunge il presidente di Azione Ncc – come si sono resi conto che il loro decreto ha aumentato i problemi invece di superarli. Non ci fermeremo qui perché o cambiano la normativa o migliaia di aziende saranno costrette a chiudere”.
“Saranno quindi determinanti i prossimi passaggi visto che con il viceministro è stata decisa la costituzione di un tavolo tecnico con tre tecnici di Ncc e tre di tassisti per rivedere il decreto già da lunedì prima della sua conversione in legge e per redigere un testo di riforma dell'intero settore del trasporto pubblico non di linea non più prorogabile” conclude Dell'Artino.
Fonte: Ufficio Stampa
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