Europa in Toscana, ecco quanto valgono ad Arezzo i progetti finanziati con i fondi europei

Molti pensano che l'Europa sia inutile. In tanti si lamentano che è lontana. "Ma non è così – ripete il presidente della Toscana, Enrico Rossi – L'euroscetticismo cresce anche perché dell'Europa spesso c'è scarsa conoscenza".

L'Europa è vicina invece, ribatte. Vive attraverso i fondi che la Regione utilizza per rendere più belli, sicuri e vivibili i quartieri delle città. Anche Arezzo è stato oggetto di un piano di innovazione urbana: già concluso, ha riguardato nel precedente settennato europeo la Piazza Grande, la Fortezza Medicea, le ex caserme Cadorna, l'asse principale del quartiere Saione e il quartiere Pescaiola.

L'Europa si fa sentire nell'aiutare scuola e imprese ad avvicinarsi, con progetti di alternanza scuola lavoro o portando le nuove tecnologie nei laboratori e sui banchi di scuola. L'Europa è vicina anche nel finanziare opere per rendere più sicuri fiumi e torrenti (e chi vive vicino). Si palesa nel dare una mano alle imprese che vogliono farsi più dinamiche, a sostegno del trasferimento tecnologico.

Certo l'Europa può essere migliorata. "Delle due gambe su cui è costruita, il mercato e la coesione sociale, vorrei più forte e con maggiori risorse quest'ultima – dice Rossi – Non mi piace l'Europa dove le aziende possono spostare le loro produzioni approfittando di salari più bassi e dumping sociale. Ma la soluzione non può essere quella di tornare indietro alla ricetta del piccolo e bello".

Soprattutto non si può raccontare l'Europa come se fosse solo veti e burocrazia. Senza fondi europei (e senza a volte anche le vituperate linee guida europee), senza la linfa vitale iniettata negli ultimi quindici anni dai vari programmi operativi che declinano in chiave regionale le politiche comunitarie di coesione, la Toscana (e tutta l'Italia) sarebbe meno sviluppata, meno dinamica e meno coesa. Ed è quello che vuole dimostrare e ricordare il presidente della Toscana Enrico Rossi nel suo viaggio "L'Europa in Toscana", che nella provincia di Arezzo ha consumato oggi la quarta tappa.

Ecco qualche numero, per capire.

Il bilancio dell'Europa
Alimentato da meno dell'1 per cento del Pil di ogni paese membro, il bilancio dell'Unione europea vale oggi circa mille miliardi di euro: agricoltura e politica di coesione (i cosiddetti fondi strutturali) sono le due poste principali e corrispondono a circa due terzi.

I fondi europei che oggi arrivano in Toscana sono l'equivalente dello 0,2 per cento del Pil regionale. Con la quota regionale e statale diventano lo 0,5 per cento e grazie gli imprenditori, numerosi, che ne hanno colto l'opportunità diventano un volano importante di sviluppo, muovendo un punto e mezzo del Pil regionale.

Lo scorso maggio la Commissione europea ha presentato le proposte di regolamento per la programmazione 2021-2027: un miliardo e 134 milioni a disposizione, con meno fondi per Pac e coesione e più risorse per sicurezza e contrasto all'immigrazione (raddoppiate) e per il digitale e la ricerca.

Toscana virtuosa
I fondi strutturali sono spesso criticati perché molte Regioni li spendono male o in ritardo. La Toscana nel periodo 2007-2013 ha speso il 118 per cento dei fondi ricevuti, ovvero anche parte delle risorse che altri non sono stati in grado di impiegare e quindi sono state ridistribuite. Nel 2014, visto che l'Europa era in ritardo sulla programmazione, la Toscana ha addirittura anticipato le risorse dal proprio bilancio, per assicurare continuità agli interventi.

L'Italia versa all'Europa più risorse di quante le tornino indietro; è cioè un cosiddetto contribuente netto. Per via del Mezzogiorno è però anche il secondo paese beneficiario della politica di coesione, dopo la Polonia. Fino ad oggi ha impegnato il 36 per cento dei fondi della programmazione 2014-2020, che potranno essere spesi entro il 2023.

Dei 44 miliardi di euro di fondi Ue destinati all'Italia per il periodo 2014-2020, alla Toscana va tra Fesr e Fse circa un miliardo e mezzo. Va aggiunta la parte di cofinanziamento che sui singoli progetti mette lo Stato e la Regione. Altri 870 milioni di euro fanno capo al Feasr, il fondo per lo sviluppo rurale.

Fondi europei a Arezzo
Oltre 320 milioni nel settennato 2007-2013 ed altri 73 milioni di contributi già concessi in quello successivo e tuttora in corso, con numeri destinati dunque a crescere. Tante vale, solo a limitarsi ai progetti finanziati, l'Europa in provincia di Arezzo.

A scendere nei dettagli per il periodo dal 2007 al 2013 la Regione ha distribuito contributi dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale in tutta la provincia per oltre 175 milioni. Queste risorse hanno permesso investimenti per più di 286 milioni distribuiti su 1.352 progetti. In tutta la Toscana i contributi del Fesr, nello stesso periodo, sono stati pari a 1 miliardo e 298 milioni di euro, per 2 miliardi e 309 milioni di investimenti.

Sempre dal 2007 al 2013 il Fondo sociale europeo, che non finanzia infrastrutture ma politiche per le persone, ha portato nell'aretino contributi per 37 milioni in 7.720 diversi interventi: ad oltre 659 milioni ammontano invece i finanziamenti in tutta la regione. Con il Feasr, fondo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, se ne aggiungono altri 870 (che in provincia di Arezzo diventano più di 81, pari a 835 progetti e 170 milioni di investimenti finanziati).

La programmazione 2014-2020 è ancora in corso: rimangono due anni per concludere il settennato e cinque per spendere le risorse. Grazie al Fondo di sviluppo regionale, a Arezzo e provincia sono stati finora sostenuti 288 progetti per 26 milioni e 468 mila euro di contributi. Con quelle risorse (792 milioni la dotazione per tutta la Toscana, 445 milioni le risorse finora impegnate e 962 milioni gli investimenti innescati) nell'aretino sono stati resi possibili investimenti per 61 milioni e 280 mila euro. Con il Fondo Sociale europeo, sempre nel periodo 2014-2020, sono stati finanziati 1.508 interventi per oltre 17 milioni e 851 mila euro. I contributi finora concessi in tutta la Regione sono pari a 321 milioni, su una dotazione complessiva di 732 milioni. Grazie al Feasr, infine, a Arezzo sono stati concessi per il 2014-2020 contributi per30 milioni e 708 mila euro. Hanno interessato 430 progetti, permettendo alla fine oltre 68 milioni di investimento. Per tutta la Toscana la dotazione complessiva Feasr è di 949 milioni (601 i contributi già concessi).

Su www.regione.toscana.it/tour-europa-toscana le schede dei progetti più importanti finanziati con i fondi europei.

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