L'incendio al capannone e alle aut a Borgatello di Colle Val d'Elsa non fu accidentale, ma voluto da ex colleghi e complici che non sopportavano che la donna fosse andata a lavorare per una ditta concorrente. I fatti risalgono all'11 gennaio 2018 e a quasi un anno di distanza sono arrivate le prime misure cautelari applicate dai carabinieri di Poggibonsi. In carcere un 51enne, ai domiciliari un 38enne, entrambi di Poggibonsi, rispettivamente ex collega e correo. Sul titolare della ditta pendono le stesse accuse ma sono state rigettate le misure cautelari dal gip. Il rogo è stato l'apice di una lunga attività persecutoria tra telefonate anonime e appostamenti tra la casa della donna e il luogo di lavoro. La ditta concorrente era nata mesi prima dell'incendio a causa dei dissidi tra i titolari dell'originaria società.
Gli indagati minacciavano e perseguitavano gli altri ex dipendenti che andavano a lavorare per imprese concorrenti e lo stesso titolare è stato indagato per gli stessi reati e ritenuto il presunto mandante delle azioni criminose finalizzate sostanzialmente a costituire posizioni di prevalenza nei confronti di altre società del settore dei rifiuti operanti prevalentemente nelle province di Siena e Firenze.
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