Approvata oggi dalla I Commissione del Consiglio Regionale della Toscana la Mozione n. 1525 “In merito alle politiche di contrasto alla discriminazione sull’orientamento sessuale e alla decisione del Comune di Pisa di recesso dalla Rete RE.A.DY”. La mozione è stata presentata dai Consiglieri Paolo Sarti e Tommaso Fattori di Sì Toscana a Sinistra, e sottoscritta da Alessandra Nardini, Pd, e Serena Spinelli, MDP. Contrari Lega e Forza Italia.
“La Rete RE.A.DY. (Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), fondata su un’iniziativa dei Comuni di Torino e Roma, supporta le pubbliche amministrazioni nella realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali) col fine di creare un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi”, ricorda Paolo Sarti.
“Nel nostro paese si assiste quotidianamente a gravi fenomeni di discriminazione legati all’orientamento sessuale e il clima sociale creato dal governo Cinque Stelle/Lega rischia di incrementarli”.
“Col nostro testo, la Giunta Regionale Toscana s’impegna a prevedere canali di finanziamento diretto per le associazioni e i soggetti che si occupino di politiche antidiscriminatorie, senza dover passare necessariamente da Giunte Comunali che ostacolino questi necessari avanzamenti di civiltà”.
“Una risposta di democrazia, civiltà e buon senso alle scelte omofobe di comuni come Pistoia e Pisa, usciti appunto dalla Rete RE.A.DY. Rivendichiamo l’importanza di sensibilizzare i cittadini a una cultura del rispetto di tutte le differenze, per creare città che accolgano chiunque, a prescindere dall’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione di genere" termina il Consigliere di Sì Toscana a Sinistra.
Così ha commentato Alessandra Nardini, consigliera Pd: "Dopo l'interrogazione che ho presentato alcune settimane fa, ho firmato con convinzione la mozione dei colleghi di SI - Toscana a Sinistra contro la scelta scellerata del Comune di Pisa di uscire da RE.A.DY., la rete contro le discriminazioni fondate su orientamento sessuale e identità di genere. La mozione è stata approvata oggi dalla prima Commissione Regionale ed è una risposta netta all'iniziativa della Giunta Conti, che strizza l'occhio agli omofobi e decide di non rappresentare più alcune concittadine e alcuni concittadini. La loro politica di esclusione non ci fermerà: nella mozione impegnamo la Regione a fare ancora di più per combattere in ogni modo l'odio, la discriminazione e gli stereotipi. Se a Conti dà fastidio si metta sugli occhiali un filtro in bianco e nero, perché Pisa continuerà ad essere una città arcobaleno, nonostante lui e la sua subalternità alla becera cultura leghista".
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