Capodanno 2019 a Firenze, Torselli (FdI): "Violato il bando di gara". Interrogazione al Ministro dell'Interno

“Per assegnare l’organizzazione degli eventi di Capodanno 2019 in Piazza della Signoria ed in Piazza del Carmine, sono stati violati sia il bando di gara, che le normative nazionali in materia di pubblica sicurezza. Questo nonostante le nostre denunce e le nostre interrogazioni, presentate a dicembre in consiglio comunale. Ecco perché, a questo punto, consegneremo tutta la documentazione in nostro possesso alla Procura della Repubblica. Nel frattempo, l’On. Giovanni Donzelli presenterà un’interrogazione al Ministro dell’Interno sul medesimo argomento”. Questo è quanto ha dichiarato oggi in Consiglio Comunale, Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia.

“Il bando di gara - ha spiegato Torselli - richiamava esplicitamente ‘il rispetto e l’attuazione di quanto previsto dalle specifiche normative nazionali e regionali in materia di pubblica sicurezza, servizio d’ordine, pronto soccorso, ecc...’. Perché in Piazza Signoria non sono stati realizzati i varchi di accesso? Perché in piazza del Carmine sono state utilizzate transenne non a norma per realizzare gli accessi alla piazza?”

“Ma c’è una cosa molto più grave - ha proseguito il capogruppo di Fratelli d’Italia - e riguarda la regolarità del bando. Alcuni soggetti, intenzionati a partecipare alla gara, hanno chiesto al Comune di Firenze se avrebbero dovuto procurarsi i dispositivi contapersone e le transenne di tipo ‘non ribaltabile’, previsti dalla normativa vigente, a proprie spese. La risposta di Palazzo Vecchio è stata affermativa, eppure i soggetti vincitori del bando non hanno adoperato assolutamente questi dispositivi. Perché? Le regole valgono solo per alcuni?”

“Vogliamo sapere - conclude Torselli - perché negli eventi promossi del Comune di Firenze non vengono rispettate le normative nazionali in termini di pubblica sicurezza, ma soprattutto perché i bandi del Comune di Firenze obbligano alcuni soggetti ad effettuare delle spese ed altri no. Un’ingiustizia bella e buona, della quale avremmo voluto informare anche il Prefetto, alla quale avevamo chiesto un appuntamento urgente proprio per parlare di questa situazione, ma che ha preferito non incontrarci”.

Fonte: Ufficio stampa

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