Quello che è ormai pronto per essere presentato potrebbe essere definito il Bullettino Storico Empolese delle prime volte: la prima del professor Mauro Guerrini nel ruolo di coordinatore editoriale, la prima col saluto del Sindaco come segnale di volontà di cooperazione con l’istituzione comunale, la prima della nuova redazione, la prima di un numero così alto di autori e di saggi con tematiche di argomento medievale e contemporaneo ma, soprattutto, la prima senza Giuliano Lastraioli che ha firmato il Bullettino fin dalla sua nascita nel 1957 iniziando da redattore e concludendo da direttore. E non poteva così che essere dedicato a lui, scomparso nel luglio del 2017, il volume edito dalla Pro Empoli che ripropone anche uno scritto dell’avvocato in riferimento all’incontro del 4 settembre 2015 nel quale fu presentata alla cittadinanza la proposta di costituzione della Società Storica Empolese. Poche pagine, una sorta di testamento spirituale, nelle quali diceva la sua sulla nuova avventura che stava per muovere il primo passo e nelle quali non mancava di esprimere, con lo stile e la schiettezza che gli erano proprie, dubbi e perplessità. “Francamente lo scetticismo mi assale – scrive il ‘Lastra’ – e cerco di superarlo con l’antica passione”. Scetticismo poi superato nei fatti grazie proprio a quella passione che ha trasmesso a chi lo ha seguito in tutti questi anni e che ha trovato nel professor Guerrini la persona più idonea a raccogliere, assieme ad un gruppo altamente qualificato, la pesante eredità.
Il primo numero che esce senza la sua partecipazione è così dedicato a lui, con ricordi dello stesso professor Guerrini, della presidente della Pro Empoli Grazia Arrighi, di Claudio Biscarini che con lui collaborò a lungo. E, nell’editoriale di Guerrini, si delinea accanto al ricordo anche la nuova linea che assume la rivista. “Questa serie – spiega – nasce all’insegna di una gestione corale, con una redazione costituita da un nucleo di autorevoli esperti di questioni empolesi”. I nomi sono quelli di Franca Bellucci, Fausto Berti, Claudio Biscarini, Emanuela Ferretti, Marco Frati, Paolo Santini e Walfredo Siemoni che terranno sempre al centro del loro lavoro nel Bullettino lo studio della nostra città. “Da parte nostra – scrive Mauro Guerrini – assicuriamo il massimo impegno nel proseguire la politica editoriale della nostra prestigiosa rivista cercando di individuare nuovi percorsi di ricerca, di incalzare i giovani studiosi a pubblicare i loro contributi, di cercare collaborazioni con le Università toscane ed ottenere riconoscimenti di qualità da parte delle agenzie di valutazione scientifica”. Si apre quindi una nuova fase della storia della rivista fondata nel 1957 da Corrado Masi. “Il mio augurio – scrive il Sindaco Brenda Barnini nel suo saluto – è che il Bullettino faccia un ulteriore salto di qualità aprendo le porte della rivista e dei suoi organi direttivi a numerosi giovani che si dedicano alla ricerca storica e che hanno spesso difficoltà a trovare spazi in cui veder pubblicati gli esiti delle loro fatiche”.
Marco Mainardi
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