Accessi ZTL malfunzionanti: multe inviate, ma nulle. Aduc: "Uno spreco di denaro"

E’ acclarato che tutta una serie di multe per violazione degli accessi alla ZTL del Comune di Firenze (nella fattispecie corso Tintori e relativa corsia preferenziale con deroghe) non avrebbero dovuto essere elevate, i multati erano autorizzati al transito e le macchinette rilevatrici non funzionavano come avrebbero dovuto essere. Può succedere. Ma in un ambito di rapporti civili tra amministrazione e amministrati, buon senso vorrebbe che l’amministrazione non inviasse le richieste di pagamento ai malcapitati.

Per due motivi: 1 - le spese di notifica (più di 13 euro) rimangono, a multa annullata, comunque a carico del Comune, 2 - il multato deve presentare ricorso. E in questo ultimo caso, se lo fa direttamente ai vigili urbani e questi annullano la sanzione, il Comune ci rimette solo le spese di notifica. Ma se il malcapitato (magari anche solo perché non conosce questa possibile procedura e sul verbale è indicato che il ricorso si fa al giudice di pace o al prefetto) ricorre al giudice di pace, deve versare il contributo unificato di 43 euro per poter usufruire dei servizi del giudice, e non è detto che questo importo poi venga rimborsato dal giudice; e comunque, quand’anche fosse rimborsato, rappresenterebbe un ulteriore esborso da parte del Comune, senza contare che il giudice potrebbe anche addebitare all’amministrazione comunale ulteriori spese di giudizio.

Qual è la logica che sottostà a questa operazione? E’ perversa e usata non solo dal Comune di Firenze, ma diffusa in tutto lo Stivale: le multe sono di importi che spesso, se pagati entro 5 giorni dalla notifica, sono anche meno del contributo unificato da versare. Il malcapitato si trova davanti a questa scelta: fare ricorso al giudice (al prefetto è molto rischioso, chè gli importi in caso di non accoglimento raddoppiano) pagando 43 euro e dovendo anche andare una mattina in udienza al tribunale oppure levarsi il pensiero e pagare le poche decine di euro della multa ridotta? Considerando anche che andare in udienza comporta la perdita di una mattina e ognuno ha le proprie economie.

Ecco che buona parte dei malcapitati, siccome 2+2 continua a fare 4, preferiranno pagare piuttosto che imbarcarsi nel meccanismo del ricorso.

Gli amministratori comunali questo lo sanno bene e, invece di approvare un provvedimento che annulli automaticamente le multe, magari comunicando per posta ordinaria ai malcapitati cosa è successo e presentando le proprie scuse, lasciano che la macchina burocratica della notifica vada avanti. Vuoi che in tanti o faranno i propri conti come abbiamo ricordato noi, oppure distratti non faranno caso al fatto che il ricorso possa essere presentato entro 30 gg davanti al giudice (60 gg al Prefetto) da quando il verbale viene loro notificato… si ritroveranno, per scelta o per distrazione a pagare le multe?

Il Comune, come dicevamo queste cose le sa benissimo, e ci marcia. Stessa logica che, per esempio, viene applicata alle multe degli autovelox sui viali: macchinette illegali che quando si impugnano i verbali davanti al giudice, questi ultimi danno ragione al ricorrente… ma quanti, informati, lo fanno o desistono perché non sanno dell’illegalità o fanno, nel caso di importi bassi, il calcolo che noi abbiamo fatto sopra? (1).
Questi sono i nostri amministratori!!!

1 – qui migliori spiegazioni http://www.aduc.it/comunicato/autovelox+firenze+quando+come+ricorrere_18331.php

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