"Apprendiamo dalla stampa (il Giornale di Vicenza di stamani), che, sulla questione dei rimborsi, l'Europa avrebbe già espresso una bocciatura alle procedure previste dal governo per rimborsare gli azionisti truffati dalle banche, perchè in palese contrasto con le norme europee sugli aiuti di Stato.
Nell'articolo si fa riferimento ad uno scambio epistolare, (di cui i tecnici del Ministero sarebbero a conoscenza), tra Bruxelles ed il direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera.
Pur non conoscendo il contenuto di tale scambio epistolare, non rileviamo nessuna interpretazione giuridica sufficiente di contestazione, a questo punto però occorre un'immediata e documentata smentita da parte del Mef stesso e da parte del Governo, per evitare il sospetto che i truffati dalle banche siano stati trascinati, loro malgrado, in un braccio di ferro con l'Europa quanto mai inopportuno.
Non ci risulta che tale carteggio epistolare (qualora esistesse veramente) debba essere secretato, chiediamo quindi massima trasparenza sulla questione. Esiste davvero una corrispondenza con Bruxelles dove si esprime parere sfavorevole riguardo la procedura dei rimborsi stabilita dal Governo? Oppure si tratta solo di una vergognosa opera di screditamento messa in atto dall'opposizione? Come Associazione abbiamo diritto alla massima trasparenza. Chiediamo al Dott. Rivera di rendere pubblica questa corrispondenza oppure di smentirne l'esistenza. Esiste una trattativa in corso? E quali sono i termini della questione? Vogliamo risposte. IN caso contrario saremo determinati a intraprendere una procedura di accesso agli atti in merito a tale carteggio".
Letizia Giorgianni, presidente associazione Vittime del Salvabanche
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