"In questi giorni i media locali hanno dato ampio risalto alla denuncia di quella rappresentanza del noleggio con conducente, denominata “Azione Ncc”. Quest’ultima da mesi tenta di alzare i toni ed avere le luci della ribalta con uscite quanto meno maldestre. Si sappia, che di questa associazione non v’è traccia ai tavoli governativi, nonostante qui in Toscana paia godere di un certo credito tra la stampa.
Oggi, dobbiamo finanche assistere alla ridicola, visto il pulpito da cui proviene, richiesta alle rappresentanze sindacali del settore taxi, di “richiamare all’ordine i tassisti” per, così da essa definite, “aggressioni e minacce” subite da un suo associato. Però, ciò di cui noi abbiamo nota, sono gli espliciti inviti messi nero su bianco su gruppi chiusi e non, a “bastonare ogni tassinaro che incontriamo”, a creare un clima per cui “le teste di cazzo dei tassisti devono aver paura ad uscire di casa”, e anche “come vedremo un taxi fermo o in movimento....sassate.... Dovranno lavorare con la scorta questi pezzi di me*da.....”, da parte di noleggiatori o presunti tali, fino agli atti di vandalismo contro tre taxi a Roma ed uno a Milano proprio la scorsa notte. Dopo tutto ciò, il Presidente di Azione NCC ha il coraggio di “richiamarci all’ordine” per fatti di cui non abbiamo conoscenza se non per esternazioni rilanciate sui giornali, peraltro tutti da appurare. “Si scrive: Azione Ncc, si legge: lotta armata”, rivolge auguri al Ministro Toninelli con una bambina che alza il dito medio, definisce “metà dei taxi romani” come “galeotti, burini veri, ammazza galline” e ancora “bestie non esseri umani” da “evitare contatti, esattamente come con la peste”. Ecco il concetto di legalità e toni bassi di questo signore, che in comune con i suoi seri e professionali colleghi ha solo la giacca e la cravatta!
Dunque, noi fino ad oggi abbiamo fatto finta di niente a cospetto di un siffatto spessore istituzionale, inadatto a chi svolga funzioni di rappresentanza, proprio per non prestare il fianco a tanta immeritata ricerca di visibilità, ma se chi fa informazione arriva a concedergli paginate, relegando chi come noi usa i toni propri che dovrebbero confare a chi fa rappresentanza, seppur duri, seppur diretti, ma mai oltre l’educazione e la correttezza democratica, allora siamo obbligati ad informare cittadinanza, istituzioni e stampa, su cose che invero potevano essere reperite da chiunque, ed a cui daremo la più ampia visibilità su ogni mezzo di comunicazione".
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