Sovranismi ed europeismo, confronto a Palazzo Pretorio

foto di archivio

Giovedì 3 gennaio ci sarà un interessante confronto - LA COSTRUZIONE DEL FUTURO TRA SOVRANISMI e EUROPEISMO - a partire da un libro (‘Sovranismi’) scritto da Alessandro Somma, docente di Diritto Comparato dell’Università di Ferrara. Ne discuteremo con l’autore e con Fabio Dei, docente Antropologia Culturale dell’Università di Pisa (ed anche presidente della Società Storica della Valdelsa) e Tommaso Nencioni dell’Associazione ‘Senso Comune’. L’incontro si svolgerà a Empoli, alle 17.30, palazzo Pretorio, piazza dei Leoni. Introduzione di Sandra Sani.

Se c’è un dato sul quale molti convengono è che questa costruzione europea è in una situazione di grave crisi in cui le parti politiche fanno fatica ad indicare strade nuove e scelte da fare. Le notizie quotidiane ci parlano spesso di uno scontro tra europeisti e sovranisti. Ma oggi vediamo avanzare un cosiddetto nazionalismo economico ‘di destra’, cioè una lotta tra Stati per la conquista dei mercati, che si adegua pienamente ad una presunta ‘modernità capitalista’ e che vorrebbe eliminare il conflitto sociale. Invece avremmo bisogno di stati che mettano regole ai mercati, e di recuperare sovranità popolare per perseguire la parità sostanziale che valorizzi al massimo quanto è contenuto nella nostra Costituzione.

Il libro di Somma affronta l’ambiguo concetto di sovranismo in maniera rigorosa sostenendo una ‘sovranismo democratico e di sinistra’. Materia difficile da maneggiare (ma utile e necessaria) perché oggi la destra ed il nuovo potere governativo strizzano l’occhio ad un vecchio nazionalismo, che tanti guai portò al nostro paese. Quello di ‘nazione’ è certo un concetto scivoloso e per ogni proposta politica non è possibile non tener conto e lavorare nella dimensione internazionale. Come anche tanta parte dell’esperienza storica del movimento operaio ci dice. Tuttavia, riflettere sulla sovranità democratica, respingendo il nazionalismo di destra e non fermandosi ad un generico europeismo sentimentale, è indispensabile.

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