Cos.P. Livorno: "Caserma non agibile, ristrutturazione mai iniziata”

Mentre i mesi scorrono tranquilli a Livorno chi vive in uno stato di disagio che si protrae da due anni è la polizia penitenziaria costretta all’utilizzo di spogliatoi ricavati in una sorta di scomparti a tendopoli nella locale palestra della caserma agenti del carcere livornese attualmente non agibile. A nulla sono valse le sollecitazioni del Co.s.p. indirizzate ai vertici regionali dell’amministrazione penitenziaria. L’ennesima denuncia sulle condizioni di estremo disagio degli agenti penitenziari giunge dal segretario regionale del Co.s.p. Toscana, Santo Di Pasquale e dal segretario nazionale del sindacato Domenico Mastrulli. La caserma livornese è stata “temporaneamente” chiusa a partire dal maggio 2016 per lavori di ristrutturazione e messa a norma per i quali furono stanziati 250mila euro. I poliziotti penitenziari trovarono sistemazione in alloggi messi a disposizione dalla Curia Arcivescovile, in altri in locali demaniali dietro pagamento di un canone mensile oltre le utenze, altri ancora in locali della Folgore e in ultimo in locali della capitaneria di porto e dell'Accademia Navale. Nei giorni scorsi sarebbe sopraggiunto un ulteriore “sfratto” per gli occupanti dell’appartamento demaniale riservato al direttore. Una decina di poliziotti espletano il servizio sull'isola di Gorgona usufruendo della locale caserma agenti ma altri hanno hanno preferito prendere in fitto alcuni appartamenti e accollarsi le spese. Di fatto nella caserma riservata alla polizia penitenziaria i lavori non hanno mai avuto inizio. Una situazione che indigna il personale costretto ad utilizzare soluzioni di emergenza in un’area adibita a palestra esposta al freddo e alla forte umidità nella quale sono stati realizzati spogliatoi in totale assenza di riscaldamento e soprattutto di privacy.

Fonte: Ufficio Stampa Nazionale Co.s.p.

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