È di queste ore la marcia indietro del governo sulla mancata riduzione del 50% dell’Ires per gli enti di terzo settore.
Nonostante le chiare denunce sugli effetti che tale norma avrebbe avuto, che i soggetti principali del Terzo Settore avevano fatto ben prima di Natale, il Governo è andato dritto per la propria strada, salvo poi dover ammettere l’errore dovuto secondo le esternazioni di oggi alla troppa fretta.
Giusto punire le false cooperative, giusto penalizzare chi abusa nel terzo settore, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio e colpire indistintamente chi opera in trasparenza e correttezza. Questa norma è iniqua perché diminuisce le risorse del terzo settore, risorse che sono utilizzate per servizi che contribuiscono ad aumentare la coesione sociale delle nostre comunità.
Tra l’altro i soggetti non profit come la nostra cooperativa, non possono in alcun modo distribuire gli utili, che sono interamente reinvestiti nelle attività, nel nostro caso inserimenti lavorativi di ragazzi disabili. "Con oltre la metà del personale con disabilità, peraltro intellettiva e relazionale, 50 persone, la Cooperativa Pegaso non può certo essere paragonata a un’impresa qualsiasi del mondo profit", dichiara il Presidente Niccolò Balducci.
In questa questione il Governo ha dimostrato pressapochismo, poca conoscenza di un mondo importante che coinvolge in Italia 5 milioni di volontari, uniti a molta arroganza e a poca propensione all’ascolto e al confronto.
Prendiamo atto, come altri soggetti del terzo settore, del dietrofront del governo, anche se resta da capire come si porrà effettivamente rimedio a questo errore e in che tempi.
Fonte: Cooperativa Pegaso
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