Addetto marketing a chiamata diretta a Siena, l'ex sindaco interroga De Mossi

L’assunzione per un anno da parte del Comune di Siena di un addetto al marketing è stata al centro di un’interrogazione presentata da Bruno Valentini (PD), e discussa nell’aula consiliare lo scorso 21 dicembre. Durante l’illustrazione è stato ricordato che "il 19 novembre scorso è stato deciso di assumere per un anno un addetto esperto in materia di marketing per supportare l’assessorato al commercio e turismo nella fase promozionale degli eventi programmati per la fine 2018 e per il 2019", ha detto Valentini, aggiungendo che "nel medesimo atto si precisa che la copertura della spesa sarà fatta anche con risorse provenienti dai contributi concessi da Banca Mps" e che "per l’individuazione dell’addetto è stata utilizzata la procedura ex art. 90 che si basa sulla totale discrezionalità intuitu personae". Da qui le domande del consigliere all’Amministrazione per sapere "a quale titolo è stato concesso il contributo di Banca Mps richiamato nel decreto"; perché "si è ricorso alla procedura della “chiamata diretta” invece di utilizzare iter più equi nella valutazione delle competenze e dei curriculum" e se il Comune intende "ricorrere in futuro a questa procedura di carattere eccezionale per altri assessorati o progetti di analoga rilevanza invece che valorizzare risorse umane interne o porre in atto metodi di maggiore trasparenza e comparazione dei curriculum e competenze".

Nella replica il sindaco De Mossi ha ricordato che "l’amministrazione aveva richiesto una sponsorizzazione a Banca Mps per un programma di attività", ottenendo un contributo "per eventi culturali e ricreativi, tra i quali le attuali iniziative di Natale e Capodanno". "Su questa base e in base alle richieste avanzate da tempo dall’assessore Tirelli per rafforzare le azioni di marketing del territorio", il Comune si è avvalso "dell’articolo 90, così come prevede la legge in materia" per rafforzare le azioni di promozione turistica. La scelta della persona è stata fatta "seguendo il dettato normativo e in base a un curriculum che è a disposizione dell’interrogante e di chiunque lo voglia leggere". De Mossi ha infine affermato che la scelta è ricaduta su una professionalità che "aveva già collaborato con il professor Pierluigi Sacco e con l’amministrazione comunale, ai tempi della candidatura a Capitale europea della Cultura" e che "se si vogliono fare altre illazioni io sono pronto a rispondere, ma ne risponderanno anche gli autori delle illazioni".

Valentini si è detto 2insoddisfatto della risposta perché la spiegazione della procedura da parte del sindaco era ovvia, altrimenti si sarebbe compiuto un atto illegittimo2. Il consigliere ha ricordato che nella precedente esperienza lavorativa con il Comune la professionalità "era stata inserita tramite il progetto Giovanisì che comprendeva una selezione con comparazione di curriculum e prove, che garantivano una maggiore equità rispetto al metodo della chiamata diretta". Infine Valentini ha sottolineato di "non avere avuto certezza" nella risposta del sindaco sulle future modalità di selezione del personale perché "se tutti gli assessorati avranno le stesse richieste e lo stesso trattamento, si arriverà a un’anarchia totale nella selezione delle figure che collaboreranno con il Comune di Siena".

Fonte: Comune di Siena - Ufficio stampa

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