Una slitta piena di panettoni e Jingle Bells per gli anziani del paese. Oltre venti i postini natalizi che con le loro buste musicali hanno suonato in gruppo, camminando per le strade, entrando nell’intimità delle famiglie di Marcialla. Ad aspettare sulla porta, trepidanti, l’allegra banda dei Babbi Natali della Filarmonica Giuseppe Verdi c’erano i nonni del paese. Il porta a porta, attrezzato con barba e mantello rosso, ha regalato sorrisi e auguri speciali al ritmo dei brani più famosi della tradizione natalizia. L’iniziativa, ideata dai cittadini della frazione barberinese, diretta da Adriano Scoccati, ha proposto un tour di due giorni in cui i bambini, musicisti in erba, hanno regalato attimi di felicità ai cittadini over 75 con la consegna a domicilio di panettoni musicali. Quest’anno hanno ricevuto l’omaggio della banda marciallina una quindicina di anziani, residenti nelle vie principali del paese tra via Mori e via Bardazzi.
“La carovana musicale che bussa alle porte ed entra delicatamente nelle case degli anziani - dice il sindaco Giacomo Trentanovi - è un evento di grande poesia che alle atmosfere natalizie fonde la cultura musicale come strumento di comunicazione tra le persone, il dialogo intergenerazionale, la solidarietà come gesto corale che mette in moto un’intera comunità”. Un appuntamento molto atteso dalla popolazione che ha previsto l'esecuzione di brani tratti dal repertorio classico, colonne sonore, pezzi della tradizione natalizia e composizioni dai caratteri romantici, allegri e decisi. I panettoni consegnanti agli anziani del paese sono stati offerti dal circolo Mcl, ad opera dei bambini della scuola di musica. “Anche quest’anno gli anziani di Marcialla ci hanno emozionato, ci hanno commosso con le loro storie, i loro ricordi, i loro vissuti – ha concluso Adriano Scoccati – ringrazio tutti i bambini e i musicisti che hanno partecipato all’iniziativa, un’occasione speciale che ha creato un momento di incontro, un abbraccio ideale tra la saggezza degli anziani e la dolcezza dei bambini, un modo per dire ai nostri nonni che sono parte integrante del tessuto sociale del territorio e riconoscere il loro ruolo nell’ambito della grande famiglia che rappresenta la comunità".
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino
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