Natale più sereno alla Bekaert, arriva la cassa integrazione. 26 soggetti interessati per lo stabilimento

Al primo gennaio prossimo i lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno potranno contare sulla Cassa integrazione. Lo prevede l’accordo sottoscritto oggi pomeriggio a Roma, che da corso a quanto previsto nell’intesa al Mise del 5 ottobre scorso. “Un’intesa importante – commenta il segretario Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini – che consentirà ai lavoratori di Bekaert di passare un Natale più sereno. Finalmente siamo riusciti a far mettere nero su bianco la Cassa, prevedendo anche 3200 euro a titolo di anticipo per i lavoratori per dare loro subito un sostegno in attesa dell’erogazione da parte dell’Inps.”

Buone notizie sembrano arrivare anche sul fronte della reindustrializzazione. “Ci hanno detto – spiega Beccastrini – che l’interesse nel settore acciaio per lo stabilimento di Figline si sta dimostrando alto e che si sono fatti avanti finora 26 soggetti interessati. Di questi 4 proposte sono più avanzate delle altre e due in particolare paiono molto concrete. Questo ci da speranza, ma poiché nessuno finora ha formalizzato né un accorto, né un piano industriale vincolante, manteniamo su questo fronte la massima cautela.”

I lavoratori dalle 18 di stasera vengono messi in libertà, ma continueranno a percepire lo stipendio fino a fine anno, quando scatterà la Cig. Domattina dalle 9,30 alle 11, al circolo Mcl Fanin di Figline Valdarno si svolgerà l’assemblea dei lavoratori Fim-Cisl durante la quale saranno illustrati contenuti dell’intesa e fatto il punto sui prossimi passaggi.

Firmata al Ministero l’intesa sulla Cassa integrazione

Oggi presso il Ministero del Lavoro è arrivata la firma per la Cassa integrazione per cessazione di attività per la Bekaert di Figline Valdarno (che dalle 22 di stasera chiuderà l'attività). Erano presenti all’incontro sulla vertenza i funzionari del Ministero del Lavoro, il Vicecapo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Toscana, l’azienda assistita da Confindustria Firenze, l’advisor incaricato le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm. Dopo l’uscita volontaria di 62 lavoratori, i 256 ancora dipendenti di Bekaert dal primo gennaio e per tutto il 2019 potranno contare sul sussidio di Cassa integrazione.

Durante l’incontro, Serent, l’advisor incaricato dall’azienda per operare alla reindustrializzazione, ha aggiornato il tavolo comunicando che vi sono quattro manifestazioni di interesse rilevanti per lo stabilimento di Figline provenienti da soggetti industriali operanti tutti nel settore siderurgico e delle lavorazioni metalliche.

Per Daniele Calosi (segretario generale Fiom Cgil Firenze), “grazie alla determinazione dei lavoratori, siamo riusciti a reintrodurre la Cassa integrazione, lo strumento necessario per continuare a lavorare alla reindustrializzazione dello stabilimento di Figline che resta il vero obiettivo di tutta la vertenza”.

Firmato l’Accordo Governativo per l’accesso agli ammortizzatori

Prosegue spedito e con la collaborazione attiva di tutte le parti coinvolte (Azienda e Associazioni datoriali, Istituzioni, Sindacati e Dipendenti) il lavoro finalizzato a dare attuazione al Piano Sociale per i dipendenti di Bekaert, che prevede una pluralità di strumenti, incentivi e attività volti alla reindustrializzazione del sito e a dare continuità occupazionale ai lavoratori.

Nella giornata di oggi, proprio in considerazione dei progetti di reindustrializzazione e continuità occupazionale presentati dalla Società e del piano di politiche attive predisposto dalla Regione Toscana, è stato sottoscritto presso il Ministero del Lavoro l’Accordo Governativo per la concessione della Cassa Integrazione per cessazione, per la durata di 12 mesi a decorrere dal primo gennaio 2019.

Il piano di reindustrializzazione ha come scopo principale il massimo riassorbimento occupazionale dei lavoratori Bekaert, anche con l’aiuto della riqualificazione professionale e in sinergia con le politiche attive regionali.

Gli ambiti specifici di ricerca e supporto previsti per i lavoratori interessati sono, oltre alla reindustrializzazione, il ricollocamento attivo, l’outplacement, l’autoimprenditorialità e la riqualificazione. I lavoratori Bekaert che hanno aderito al Programma di Continuità Occupazionale (PCO) sono fino ad ora 253.

Sul fronte del ricollocamento attivo dei lavoratori presso aziende del territorio, attraverso una fitta rete di contatti, si è provveduto e si sta provvedendo a ricercare offerte di lavoro, ad effettuare il matching tra domanda e offerta, a facilitare e gestire gli incontri conoscitivi c/o le aziende interessate ad assumere, a monitorare tutte le attività fino all’eventuale ricollocamento presso l’azienda. Il ricollocamento attivo prevede condizioni incentivate aggiuntive a favore dei datori di lavoro, oltre a quelle di legge.

La riqualificazione professionale del lavoratore, ove necessaria per ottimizzarne il reinserimento nel mercato del lavoro, verrà gestita in sinergia con le politiche attive regionali. In conclusione, sussistono i presupposti affinché i progetti di reindustrializzazione e ricollocamento attivo posti in essere dalla Società con la collaborazione dell’Advisor specializzato, in sinergia con le Politiche attive della Regione, possano proseguire positivamente nell’interesse dei lavoratori del sito di Figline.

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