I Comuni di Montelupo Fiorentino e di Scandicci saranno nei prossimi mesi teatro di un' importante operazione culturale. Dall'autunno 2018 ha infatti preso avvio DOPPIO CIRCUITO - Cantieri tra Arte Design e Artigianato, un progetto che pone in dialogo l’arte contemporanea con la grande manifattura, due poli che da sempre caratterizzano l’identità del territorio toscano e fiorentino, declinandoli nei linguaggi espressivi del presente e nel dibattito artistico nazionale e internazionale. DOPPIO CIRCUITO - Cantieri tra Arte Design e Artigianato, curato da Matteo Zauli, promosso e organizzato dalla Fondazione Museo Montelupo Onlus e dal Comune di Scandicci, col contributo della Regione Toscana – programma Toscanaincontemporanea2018, si propone di creare una sinergia che coinvolga il comparto manifatturiero dell’area metropolitana a nord di Firenze, le eccellenze culturali del territorio e tre artisti, David Casini, Claudia Losi, Sabrina Mezzaqui, tra i più apprezzati rappresentanti del panorama creativo italiano, scelti dal curatore per la propria capacità di lavorare con materiali eterogenei, per l'intensa capacità poetica, per il loro ampio curriculum internazionale. Il progetto, appositamente studiato per instaurare un rapporto costruttivo tra arte e impresa, si prefigge di rileggere, da un lato, le caratteristiche delle imprese con il linguaggio dell’arte contemporanea, dall’altro, di condurre gli artisti a realizzare delle opere che prevedano l’utilizzo di tecnologie e materiali di eccellenza presenti nelle aziende coinvolte.
“Doppio Circuito – sottolinea il curatore, Matteo Zauli – è un progetto di arti visive che si allontana dalla classica dinamica produttiva ed espositiva che vede, da un lato, la solitaria creazione artistica e, dall'altra, la presenza di spazi che ne contengono gli esiti finali. Doppio Circuito si allontana da essa per immergersi in un processo creativo nel quale artista e territorio, inteso come aziende ed istituzioni, sono parimenti attori protagonisti di un esito formale e di opere, che dunque, non potrebbero essere uguali in nessuna altra circostanza. Oere, quindi, doppiamente uniche e doppiamente irripetibili”.
Come afferma Paolo Masetti, sSindaco di Montelupo Fiorentino, “Il comune di Montelupo Fiorentino negli anni passati ha avuto modo di sperimentare quelli che noi chiamiamo i cantieri d’arte: artisti affermati a livello nazionale e internazionale arrivano in città e lavorano fianco a fianco accanto ai maestri ceramisti delle aziende del territorio. Si crea così uno scambio virtuoso fra il creativo e il depositario del saper fare, fra l’arte e il tessuto produttivo. Da alcuni anni tale esperienza è consolidata a Montelupo, dove la precedente esperienza di Materia Montelupo ha lasciato al tessuto produttivo locale una importante eredità creativa e culturale, delineando di fatto un percorso di crescita sul quale non si può che continuare ad investire. Abbiamo quindi provato a replicare questo modello anche in altre realtà, come Scandicci, con il progetto Doppio Circuito”.
“Scandicci - dichiara il Sindaco, Sandro Fallani - detiene un importante patrimonio che ne fa uno dei distretti più importanti di Europa: quello della cultura del lavoro. Abbiamo nel nostro territorio oltre 4700 imprese, il distretto del lusso nella pelletteria più importante al mondo, che si basa sul saper fare artigiano, sulla manualità, sulla flessibilità che permette di trovare sul territorio soluzioni creative e uniche. Ma Scandicci non è solo pelletteria, molte sono le aziende di altra natura, leader nel panorama internazionale, dalla tecnologia audio ai prodotti oftalmici, dagli effetti speciali nel Cinema all'arredamento”.
“Così, da questa ricchezza e consapevolezza - continua Sandro Fallani - è nata l'idea di lanciare la sfida di questo nuovo progetto culturale in cui abbiamo pensato di mettere a confronto, come due facce della stessa medaglia, il mondo dell'arte contemporanea con quello del lavoro, grazie ad una serie di residenze artistiche in cui tre artisti scelti dal curatore Matteo Zauli creeranno alcune opere d'arte a partire dalle produzioni, dai materiali, dal know how di otto aziende locali”.
Gli artisti stanno vivendo questa esperienza tra Montelupo Fiorentino e Scandicci, lavorando a stretto contatto e in dialogo con alcune aziende artigiane manifatturiere - Bartoloni Ceramiche, Bis Bag, Ceramiche d'Arte Dolfi, Crea Fx, Cso, Euro Lamp Art, Idee Partners, Metal Studio, Tuscany Art, Powersoft Audio, Verniani Bags - che rappresentano l'eccellenza dei territori di Scandicci e Montelupo e che hanno dimostrato forte interesse a investire nell’attività sperimentale, legata all’arte contemporanea.
Al termine della loro residenza, David Casini, Claudia Losi, Sabrina Mezzaqui presenteranno le loro opere nate dal confronto con le industrie e gli artigiani locali, in una mostra che si aprirà al pubblico dal 6 aprile e un’installazione site specific diffusa sul territorio che sappia confrontarsi con spazi ampi e complessi, quali Piazza Resistenza, l'auditorium Rogers, la zona industriale di Scandicci e il centro storico di Montelupo Fiorentino. (S.R.)
Sul sito www.museomontelupo.it/doppio-circuito si potrà seguire il blog di Doppio Circuito nel quale saranno pubblicate notizie, foto, interviste agli autori e molto altro ancora.
David Casini (Montevarchi AR 1973) vive e lavora tra Bologna e Montevarchi. Le sue opere nascono dalla dicotomia tra artificiale e organico, dalla trasformazione ed esaltazione dei materiali, da una elegante bellezza complessa alla quale sono legate artigianalità e manualità tipiche di tecniche e materiali originari della Toscana, suo luogo di origine, di cui è senz'altro uno degli artisti contemporanei più interessanti. La sua presenza nel progetto punta ad una riscoperta di orizzonti intimi, spiazzanti, inediti, onirici, delle produzioni artigianali e industriali scandiccesi.
Claudia Losi (Piacenza, 1971), vive e lavora a Piacenza. Nella sua pratica hanno un ruolo di particolare importanza l’osservazione dell’ambiente, naturale e antropizzato, il coinvolgimento fisico nello spazio e la relazione profonda tra narrazione collettiva e immaginario nell'umano. A questo si aggiunge l'ampia varietà di media che utilizza nella propria ricerca e il legame che instaura tra il proprio lavoro e l'ambiente, inteso come contesto sociale e geografico.
Sabrina Mezzaqui (Bologna, 1963), vive e lavora a Marzabotto. La sua ricerca è caratterizzata da una forte attitudine poetica, che spesso mette in gioco il senso del fare manuale nella ripetizione di piccoli gesti per ore e ore, materializzando così lo scorrere del tempo. Proprio tale attitudine, oltre alle recenti sperimentazioni su modalità di lavoro condiviso, è alla base della sua presenza in Doppio Circuito. Nelle sue opere spesso compare la scrittura, elemento che la pone in dialogo con la forte attenzione che Scandicci ha sempre avuto per la poesia contemporanea.
Fonte: Comune di Scandicci - ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Scandicci
<< Indietro