"La Giunta sta lavorando all’abolizione del ticket sui referti digitali, come ha annunciato il presidente Rossi. E’ un’ottima notizia, che da finalmente attuazione alla mozione da noi presentata ed approvata dal Consiglio regionale lo scorso 12 settembre e che ha generato un tavolo di lavoro sulla rimodulazione dei ticket”. Lo afferma il consigliere di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti.
“La Toscana ha un primato ben poco invidiabile in sanità -aggiunge il consigliere Sarti- che è proprio quello di essere stata l’unica Regione ad adottare il ticket sui referti in forma digitale ( il classico cd con i risultati diagnostici). Dopo sei anni, registriamo questa importante retromarcia e auspichiamo che, al più presto, oltre alle prime anticipazioni, arrivi un atto concreto. Questo ticket rappresenta un ulteriore forma di ingiustizia per i cittadini, una vera “tassa sulla salute”, oltretutto si applica a tutti, anche a chi è esente da tutti gli altri ticket per motivi di patologia o di reddito, e deve essere pagato persino se si accede al pronto soccorso in codice rosso!
“La nostra posizione -continua Sarti- è più in generale di profonda revisione del sistema dei ticket sanitari. Nella mozione, approvata a settembre, il Consiglio impegna la giunta anche a rimodulare le fasce di reddito dei super ticket su farmaci e prestazioni specialistiche abolendo quelle intermedie e un impegno della Regione a livello nazionale per l’abolizione di ogni ticket sanitario. Registriamo comunque l’apertura della maggioranza a rimettere in discussione questo sistema”.
“La Toscana potrebbe allargare la platea degli esenti Isee come fatto dall’Emilia Romagna (prevedendo la quota aggiuntiva solo per i redditi sopra a 100mila euro annui). I ticket erano stati pensati per scoraggiare il fenomeno dell’abuso di prestazioni, ma questo problema lo si affronta su un altro versante: vigilando e contrapponendo al consumismo diagnostico l’appropriatezza prescrittiva”, conclude Sarti.
Fonte: Ufficio Stampa
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