Erp, soffisfazione dell'Unione inquilini

Domanda case Toscana

Oggi è stata approvata dalla maggioranza (compreso il M5S) del Consiglio Regionale la proposta di Legge di riforma della pessima n. 41/2015 che aveva stravolto la LR n. 96/96, causando l’esclusione, o la forte penalizzazione nei punteggi, nelle graduatorie per l’assegnazione di case popolari pubblicate dal 2016 ad oggi.

L’Unione Inquilini di Pisa si dichiara sufficientemente soddisfatta di quanto introdotto nella riforma, frutto soprattutto dell’accettazione da parte della maggioranza di molti emendamenti proposti dai Sindacati degli inquilini e dal rappresentante del M5S Quartini. In particolare l’avere riconosciuto i punteggi per sfratto per morosità incolpevole e per alloggi sovraffollati o in coabitazione, assurdamente eliminati dalla ex Vicepresidente della Regione Stefania Saccardi. Siamo anche soddisfatti per avere impedito un generale aumento dei canoni di locazione ed evitato di accentrare in tre soli Ambiti la gestione delle case popolari, come era stato inizialmente proposto dalla Giunta Rossi.

Purtroppo resta nella nuova L.R. l’incostituzionale sbarramento di 5 anni di residenza o sede di lavoro in Toscana e l’assenza di titolarità di diritti di proprietà ecc. anche all’estero per potere partecipare ai bandi. Su questo punto, in particolare sulla certificazione della non proprietà all’estero da parte di extracomunitari regolarmente residenti in Italia, spesso da molti anni, la nuova legge è molto ambigua quando recita “per gli immobili situati all’estero il valore è determinato applicando i parametri IVIE (Imposta Valore Immobili Estero)”, senza però chiarire come e da chi deve essere verificato tale valore, così non eliminando la falcidia di concorrenti extracomunitari che non sono in grado di ottenere nei loro Paesi la “burocratica” certificazione di non proprietà, com’è avvenuto in occasione della pubblicazione della graduatoria provvisoria relativa al Bando 2018 per i contributi all’affitto pubblicata il 17 dicembre dal Comune leghista di Pisa, dove circa il 40% dei concorrenti sono stati esclusi dalla graduatoria soprattutto per non avere potuto presentare una regolare certificazione di assenza di proprietà di abitazioni nel Paese d’origine. Facciamo notare che la legge 445/2000 sulle certificazioni è in vigore dal 2001, ma fino ad oggi non era stata mai applicata. A dimostrazione coi bandi per i contributi all’affitto 2016 e 2017 soltanto un 10-15% dei concorrenti era stata esclusa, mentre quest’anno la Giunta leghista ha voluto fare come a Cascina….eliminando il 38% degli stranieri, pur essendo questi residenti regolarmente a Pisa da molti anni e avendo negli anni passati beneficiato di un modesto sussidio concesso dalla Legge 431/1998 per riuscire a pagare gli elevati canoni di libero mercato delle locazioni.

Vedremo ora come la Lega, che ha visto bocciati dal Consiglio Regionale tutti i suoi emendamenti, sarà disposta ad attuare celermente nei Comuni da lei amministrati (Pisa e Cascina in testa) il disposto della nuova legge regionale, che tra l’altro reintroduce nelle Commissioni Comunali casa la presenza di rappresentanti degli inquilini

Fonte: Ufficio Stampa

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